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Cronaca Regioni ed Enti Locali

Operazione antimafia “Opuntia”: indagati reclusi a Palermo

carabinieriSono stati tradotti al carcere “Pagliarelli” di Palermo gli otto sottoposti a “fermo” nell’ambito dell’operazione antimafia condotta dai Carabinieri e coordinata dalla Dda del capoluogo siciliano, denominata “Opuntia”.

Le accuse sono di associazione a delinquere di stampo mafioso.

Gli arrestati si trovano in attesa di convalida da parte del Gip del Tribunale di Sciacca. L’operazione è frutto di una complessa attività investigativa svolta dai Carabinieri della Compagnia di Sciacca, coordinati dal Comando Provinciale di Agrigento, sulle attività criminose del mandamento del Belice, con particolare riferimento alla famiglia mafiosa di Menfi e sui contatti intrattenuti con Leo Sutera detto “il professore”, ritenuto fra il 2010 e il 2012 il capo della provincia di Agrigento e con Pietro Campo, esponente della famiglia di Santa Margherita Belice.

Il livello dei personaggi interessati e le modalità di svolgimento degli incontri – spiegano gli investigatori – hanno fatto comprendere come le relazioni fossero funzionali alla ricostruzione ed alla ricomposizione del segmento associativo che fa riferimento all’area geografica di Sciacca e Menfi già colpito con precedenti operazioni“.

I fermati, come si ricorderà, sono: Vito Bucceri, inteso “Bucittuni”, 44 anni, ritenuto il capo della locale famiglia mafiosa; Pellegrino Scirica, 61 anni, medico di base ritenuto uomo di fiducia di Leo Sutera; Tommaso Gulotta, 51 anni; Matteo Mistretta, 31 anni; Vito Riggio, 47 anni; Giuseppe Alesi, 46 anni, e Cosimo Alesi di 51 anni. Tutti di Menfi. Fermo anche per Domenico Friscia, 53 anni, di Sciacca.

Secondo gli investigatori gli incontri al vertice del “costituente” mandamento belicino si sarebbero nello studio medico di Scirica, ma anche all’interno di autovetture, appartamenti di proprietà di alcuni degli indagati e casolari di campagna.

 

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