A Lampedusa il PD sostiene Giusi Nicolini

“E’ necessario, da parte mia, chiarire la posizione del Partito Democratico provinciale in merito alle polemiche di queste ore sul sostegno alla Sindaca uscente Giusi Nicolini per le amministrative dell’11 giugno prossimo”.

Lo dichiara il segretario provinciale di Agrigento del Partito Democratico, Peppe Zambito, che aggiunge:

“Il PD sostiene Giusi Nicolini non soltanto per una mera questione di appartenenza politica, ma soprattutto per quanto è riuscita a fare da Sindaca di Lampedusa. Giusi è una guerriera che ama profondamente la sua isola, ma ha dimostrato di amare altrettanto l’umanità. Grazie a lei Lampedusa rimane una meta turistica ambita e al contempo è diventata simbolo di pace, di convivenza di popoli, di accoglienza”.

E’ necessario chiarire un equivoco: fino a due anni fa a Lampedusa il PD vantava due circoli in contrapposizione tra loro. Una situazione che è stata chiarita e chi si opponeva a Giusi Nicolini oggi non fa più parte del Partito Democratico e non ha nessun titolo per rappresentarlo. Evidentemente Giusi ha lanciato una provocazione e ha fatto bene, serve a chiarire ogni equivoco e a sgombrare il campo da possibili fraintendimenti”.

“Pertanto il PD è con Giusi, un sostengo meritato con i fatti, con i risultati raggiunti, con gli importanti traguardi ottenuti per la Lampedusa. Certo, oggi hanno vita facile il populismo, la polemica fine a se stessa, le bufale mediatiche; specialmente sul tema degli immigrati stiamo assistendo ad un dibattito che non aiuta a riflettere e a comprendere il fenomeno ma che punta essenzialmente alla pancia delle persone, alimentando la paura dell’altro. Per fortuna votano gli abitanti di Lampedusa e Linosa e loro sanno quanto vale la loro Sindaca e sono sicuro che non la tradiranno”.

“Andrò a Lampedusa a portare il sostegno dell’intero partito democratico. Non andrò da solo, saremo in tanti. Con Giusi Nicolini non sosteniamo soltanto una candidatura, ma molto di più: un progetto politico inclusivo, capace di costruire ponti e non muri, speranze e non paure”, conclude Zambito.