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Agrigento, a Casa Barbadoro nuovi appuntamenti sui grani antichi e lo street food

Globetrotter del gusto: si potrebbero indicare così gli appassionati che stanno scoprendo Casa Barbadoro l’hub delle eccellenze enogastronomiche siciliane nato nella Valle dei Templi di Agrigento. E da Casa Barbadoro è stato lanciato il nuovo format delle cene gourmet che è diventato uno dei trend topic di questo scampolo di fine estate. Talmente tanto il successo che sono stati già aggiunti due altri appuntamenti che seguiranno quello già annunciato del 16 settembre (era il 15 settembre, è stato posticipato) dedicato alle ricette di recupero: in cucina non si butta niente, e allora spazio alle polpette di carne, di pesce, di verdura, e tante altre, recuperando quel filo gustoso che si annoda proprio a Marco Gavio Apicio, considerato il primo chef della storia.
Poi il 22 settembre (inizio alle 19) la cena sarà un approfondimento cultural-storico-paesaggistico visto che sarà dedicata ai Grani della piana di San Gregorio declinati su pizze e focacce di tradizione: quindi fuazzi, cuddriruna, fabrusci, facci ‘i vecchia. Insomma un venerdì per raccontare come il progetto Diodoros – il paniere di prodotti nati nella Valle dei Templi – abbia di fatto completato il cerchio della filiera del grano della piana di San Gregorio. Il 29 settembre (alle 20) si rovescerà ogni regola che vuole lo street food accompagnato solo da bevande “pop”: e infatti ecco Fritti e bollicine, la sapidità delle preparazioni da strada, quel cibo povero che non riesci a toglierti di bocca da quanto è buono, a cui Casa Barbadoro abbina solo bollicine siciliane realizzate con il metodo Charmat o Martinotti. Cene per soli 80 partecipanti. Info: www.coopculture.it

Sono anche disponibili degustazioni e breakfast, cooking e baking class, incontri con i produttori e gli artigiani del gusto. C’è un elenco di experience a Casa Barbadoro tutte da scoprire: dalla wine experience dedicata al vino Diodoros prodotto negli storici vigneti della Valle dei templi, alla degustazione abbinata al tipico cuddiruni con le erbe aromatiche e l’olio del Parco; dall’abbinamento di mandorle, pistacchi, miele e marmellate a formaggi freschi o stagionati, olio evo, prodotto dai secolari ulivi della Valle, accompagnato da un crostino di pane con farine di grano coltivato nel Parco, e da un piatto salato, cucinato con materie prime di stagione; alla vera esperienza gastronomica a 360 grandi, un menu dall’antipasto al dolce con tutti i prodotti Diodoros, chiudendo con un dessert di formaggio di capra girgentana, che troverete solo qui, aromatizzato con polvere d’arancia o la cubaita, dolce tradizionale a base di mandorle (raccolte ovviamente nei mandorleti del Parco).

Le esperienze sono disponibili ogni giorno in orari da scegliere sul sito www.coopculture.it, in versione light o plus.

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