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Agrigento, “caos” rifiuti: Firetto pronto a citare la Regione per danno all’immagine

firetto lilloSe il “caos” rifiuti lo scorso anno è costato alla città di Agrigento circa un milione di euro a causa delle scelte definite “scellerate” da parte del governo regionale ed in particolare dal Dipartimento Regionale ai

rifiuti che hanno prodotto dei maggiori costi per i comuni siciliani, ed in particolare per il Comune di Agrigento, per il conferimento dei rifiuti in discarica nell’impianto di Coda di Volpe di Lentini, quest’anno l’emergenza è dovuta alla raccolta a “singhiozzo” per le difficoltà legate al conferimento nella discarica di Siculiana.

Il solo trasporto a Lentini lo scorso anno, come si ricorderà, comportò un aggravio di spesa di circa 6500 euro al giorno; costi che quasi inevitabilmente gravarono sulle tasche degli agrigentini. Si trattò di scelte alquanto bizzarre della Regione Siciliana che mise letteralmente con le spalle al muro il Comune di Agrigento che non poté fare altro che intentare causa contro la Regione Sicilia (per il pagamento del maggiore costo di conferimento in discarica ndr), diffidando altresì il Dipartimento Regionale all’annullamento d’ufficio della “Disposizione attuativa” n. 44 del 3 agosto 2016 che prevedeva il conferimento dei rifiuti solidi urbani nella discarica della Sicula Trasporti srl di Lentini, in barba a qualsiasi principio di prossimità geografica.

A distanza di un anno, ecco che un altro problema sembra gravare sulla città dei Templi dopo che i mezzi delle ditte sono da circa nove giorni impossibilitati a conferire con regolarità i rifiuti per il limite imposto alla discarica di Siculiana. Tradotto vuol dire che circa 15 autocompattatori provenienti dai vari comuni, non riescono a scaricare i rifiuti a causa del raggiungimento della soglia di 500 tonnellate giornaliere, come da autorizzazione regionale, legata alla capacita del relativo impianto di biostabilizzazione. Il tutto ovviamente si traduce in disservizi e cumuli di rifiuti che inondano strade e quartieri.

Una situazione al limite del tollerabile per una città turistica come Agrigento che a causa di una regolare raccolta da parte delle ditte incaricate, per i citati problemi di conferimento in discarica, si vede costretta a “sopportare” una situazione che sta rischiando di diventare anche una emergenza igienico sanitaria.

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Un problema che ovviamente vede in primis il la Città vittima di politiche regionali e di una gestione dei rifiuti che hanno mandato, e mandano, letteralmente al “collasso” i Comuni della Sicilia. Da “Palazzo dei Giganti” intanto è partita l’ennesima diffida alla Regione Siciliana dopo le ripetute note pervenute dal RTI Iseda, capogruppo che cura la raccolta dei rifiuti solidi urbani ad Agrigento, per il “mancato completamento del servizio di raccolta e conferimento dei rifiuti” a causa del raggiungimento del quantitativo massimo ammesso in discarica. “Il perdurare di questa situazione – scrivono dal Comune – ha generato e genera dei ritardi fisiologici nella raccolta quotidiana e, a cascata, un pesante aggravio delle condizioni igienico sanitarie dell’intera Città“.

Per questo il Sindaco di Agrigento, Lillo Firetto (in foto) pare intenzionato ad una nuova e forte presa di posizione per ridare dignità ad una città che proprio in questi mesi si propone a diventare “capitale della cultura” per il 2020. Il primo cittadino della città dei templi starebbe infatti valutando, con l’ufficio legale del Comune, la possibilità di citare la Regione Siciliana per “danno all’immagine” visto che Agrigento si trova nel pieno di una stagione turistica con l’immondizia che fa da scenografia.

Una scelta che sarà valutata in queste ore, nella speranza che la Regione intervenga, dando così la possibilità agli autocompattatori di conferire i rifiuti e rendere decorose e accoglienti le città.

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