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Agrigento, celebrato il 210° Anniversario della Fondazione dell’Arma dei Carabinieri

Si è celebrata nella giornata di ieri, 5 giugno, nella suggestiva cornice del tempio della Concordia all’interno del Parco Archeologico di Agrigento, il 210° anniversario della Fondazione dell’Arma dei Carabinieri.
La tradizionale cerimonia, alla quale hanno partecipato tutte le massime autorità civili, militari e religiose della Provincia, ha rappresentato l’occasione per rinnovare l’impegno dell’Arma e suggellare la sua vicinanza ai cittadini al fine di salvaguardare la pubblica incolumità.

Le celebrazioni si sono svolte con lo schieramento della Compagnia di formazione composta da un plotone di carabinieri in grande uniforme speciale, un plotone in uniforme di servizio e un terzo plotone composto da comandanti di Stazione e carabinieri delle varie specialità.

Fondata il 13 luglio 1814 da Vittorio Emanuele I, l’Arma dei carabinieri rappresenta un pilastro di coraggio e dedizione, che ha svolto nel corso del tempo un ruolo cruciale per la protezione delle comunità. Il nome “Carabinieri” deriva dall’Arma, la carabina, che era in dotazione ai militari sin dalla costituzione del Corpo. Questo dettaglio sottolinea l’importanza del ruolo di tutori della legge e della sicurezza. ​

Nel corso delle celebrazioni, anche il comandante provinciale dei carabinieri di Agrigento Nicola De Tullio  ha voluto evidenziare il legame che unisce l’Arma dei carabinieri alla comunità Agrigentina, ricordando il sacrificio del maresciallo Giuliano Guazzelli, medaglia d’oro al Valore Civile ucciso dalla criminalità mafiosa. La lotta alla criminalità organizzata rimane obiettivo prioritario, cui si affianca l’idea di una sicurezza pluridimensionale, orientata al contrasto della criminalità predatoria, ma anche della violenza di genere, giungendo a includere tutti i settori di intervento specialistico che possono contribuire a migliorare la qualità della vita dei cittadini, dalla tutela del lavoro alla salvaguardia dell’ambiente, della salute, del patrimonio paesaggistico e culturale.​

Consegnati altresì i riconoscimenti e le ricompense ai carabinieri, che si sono distinti in servizio, e non solo. Ecco chi sono i premiati. Encomio concesso al maggiore Luigi Pacifico e ai luogotenenti Agostino Esposito, Nicola Colombo, Alessandro Costa Salvatore Grassadonio, Vincenzo Iorio e Michele Iovine e al brigadiere Giuseppe Azzolino «per avere coordinato e partecipato ad attività d’indagine conclusasi con l’arresto di 4 persone, responsabili di rapina aggravata e lesioni personali a danno di tre ultraottantenni». Racalmuto e Palma di Montechiaro, 18 maggio – 3 dicembre 2020.

Attestazione di merito concessa al tenente colonnello Luigi Balestra, al luogotenente Giovanni Preite, ai marescialli Francesco Santoro, Giuseppe Gelo, Vincenzo Merlino, Carmelo Rotulo e Carmelo Turone, al vice brigadiere Cataldo Salvati e all’appuntato Antonio Piro perché «evidenziando esemplare abnegazione, spiccata professionalità e acuto intuito investigativo, hanno eseguito articolata e complessa attività d’indagine che si è conclusa con l’arresto e la denuncia di numerose persone per associazione di tipo mafioso». Provincia di Agrigento, settembre 2021 – gennaio 2023.

Attestazione di merito concessa al vice brigadiere Massimo Mezzina e al carabiniere Marco Maiorino perché «intervenuti in una gioielleria dove era in atto un tentativo di rapina ad opera di un malvivente armato di pistola, dando prova di elevata professionalità, sono riusciti a disarmare il bandito che, impugnando l’arma carica e con il colpo in canna, ha tenuto in ostaggio due impiegati, scongiurando così tragiche conseguenze». Menfi, 3 ottobre 2023.

La tradizionale targa “Appuntato Allotta”, il riconoscimento istituito più di 40 anni fa, quest’anno è stata assegnata alla memoria del luogotenente Lucio Cafiero, già comandante della Stazione Carabinieri di Montaperto, con la seguente motivazione: «Luogotenente di eccellenti qualità, in oltre 30 anni di carriera quasi interamente dedicati al territorio della provincia di Agrigento, è stato unanimemente apprezzato per doti umane, capacità professionali e spirito di servizio. In oltre 14 anni al comando della Stazione Carabinieri di Montaperto è riuscito a fondere nella sua persona il vero spirito del “Comandante di Stazione”, adoperandosi a beneficio della cittadinanza, prodigandosi all’ascolto e alla comprensione, alla rassicurazione e al dialogo. Premuroso e attento, responsabile e instancabile, ha offerto costantemente la propria opera al servizio della comunità, ricevendone in cambio incondizionata stima e fiducia. Con il suo esempio e il suo operato ha contribuito a tenere alto il prestigio dell’Istituzione, lasciando ai colleghi e ai cittadini un ricordo indelebile di lealtà d’animo, disponibilità e generosità».

La targa è stata consegnata dal sindaco Francesco Miccichè e dal questore Tommaso Palumbo nelle mani della vedova del militare, Lina Lo Cicero.