Agrigento, è nata la prima social street: via Foderà e dintorni, dal virtuale al reale
Si tratta della voglia di stare insieme tra vicini di casa visti come preziosa risorsa. Una rete di aiuto reciproco, una strada dove si riscopre la bellezza del sorriso e il guardarsi negli occhi.
Una strada dove tanti hanno voglia di stare insieme e di condividere emozioni e iniziative per il bene comune. Una strada fatta di residenti con un cuore che batte e che non disturba il vicino.
L’idea di “Social Street” ha origine dall’esperienza, iniziata nel 2013, del gruppo facebook “Residenti in Via Fondazza – Bologna”, gruppo nato dalla constatazione dell’impoverimento generale dei rapporti sociali.
Elvira Mangione – imprenditrice turistica – e Nadia Rosato – bancaria – non hanno fatto altro che prendere questo modello vincente, già testato a Bologna, e portarlo nella loro via alla luce dei rapporti di buon vicinato sperimentati da loro stesse e da estendere anche agli altri.
Riscoprire la bellezza del dono gratuito per l’altro.
“GRATUITAMENTE avete ricevuto, gratuitamente date”. (Matteo 10:8) Ieri è stato proprio così. Residenti si sono attivati per rendere bella ogni cosa. Si è festeggiato il primo Natale su strada. Anche i più anziani hanno scelto di lasciare le loro case e scendere su strada a ballare, i bambini a giocare con la palla (come ai vecchi tempi). Ogni residente ha donato qualcosa da condividere con gli altri. Un presepe e una stella cometa offerti, una capanna costruita in poche ore con tetto di foglie di banano e rami di alloro con tanto di benezione del Parroco Don Giuseppe Veneziano, un albero di Natale fai da te, un pignatuni di ottima zuppa di ceci, un pentolone di cavatelli, il fuoco che scaldava e la partecipazione straordinaria di musicisti che, condividendo il progetto, hanno anche loro donato, in modo assolutamente gratuito, la loro voce e la loro professionalità, condividendo la bellezza dei valori di una volta, quelli per i quali non sono mai serviti i soldi. Per tutto questo si ringrazia pubblicamente Nenè Sciortino, Filippo Mandracchia e la sua associazione “Fiori del mandorlo”, Davide Li Causi grande musicista ma anche vicino di casa insieme a Tony Bruccoleri ed infine Enzo Abate con la sua straordinaria zampogna.
Ma i veri protagonisti di tutto questo sono stati i residenti che con grande spontaneità, coraggio, voglia di ritrovarsi e riscoprirsi hanno reso tutto speciale facendo un passo verso l’altro e dicendo NO alla tentazione di restare chiusi nel proprio guscio. E’ bastato per un vicino appendere alla porta una ghirlanda per creare un vero effetto domino da parte di tanti altri vicini. Piano piano la via si è riempita di ghirlande, alcune addirittura create a mano da un residente e gentilmente offerte ad altri residenti. In quasi ogni porta è apparsa una ghirlanda. Un piccolo segno che dimostra però il desiderio di esserci e di emulare le cose belle che creano UNIONE.
Tante altre saranno le iniziative che la social street di via Foderà porterà avanti, tutte finalizzate al bene comune.
L’idea è che nessuno si senta solo ed escluso: “ESSERCI PER L’ALTRO”. L’augurio è che tante altre social street possano nascere nel territorio agrigentino, passo dopo passo, pezzetto dopo pezzetto si può ricostruire quello che si rifaceva in passato con la buona volontà di cittadini attivi che mantengono viva la speranza.
“Sembra sempre impossibile finchè non viene realizzato” (Nelson Mandela)