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Agrigento, emergenza Coronavirus: chiuse le scuole

Con ordinanza contingibile e urgente allo scopo di prevenzione dal contagio da Covid-19, il Sindaco di Agrigento Francesco Miccichè ha disposto la chiusura delle scuole elementari e delle prime classi della scuola media inferiore sia pubbliche che private dal 18 al 30 gennaio compreso.

L’ordinanza del presidente della Regione Nello Musumeci, non ne contempla la chiusura, tuttavia l’evolversi della situazione epidemiologica, il carattere particolarmente diffusivo dell’epidemia e l’incremento dei casi sul territorio nazionale, hanno suggerito al primo cittadino una soluzione più rigida che lo ha indotto a serrare i cancelli anche delle istituzioni summenzionate per due settimane, fino alla fine della dichiarata zona rossa (il 31 del mese di gennaio cade di domenica).

Il provvedimento, avendo come finalità la tutela della salute pubblica, è stato adottato dal sindaco, ai sensi dell’art. 50 D.Lgs. 267/2000, come Autorità sanitaria locale in considerazione delle seguenti considerazioni:

− nei giorni scorsi sono stati effettuati numerosi tamponi che hanno fatto registrare per la città di Agrigento un record che ci pone al primo posto in provincia per numero di persone contagiate con circa 200 positivi al covid 19;
– il recente andamento epidemiologico registra una maggiore circolazione del virus riconducibile a frequenti e significativi spostamenti di persone, nonché a maggiori resistenze alle adesioni alle regole restrittive, circostanze tutte che impongono una particolare attenzione alle finalità di prevenzione e di contenimento della diffusione del contagio,
che devono essere considerate tutt’ora prioritarie nell’espletamento e la gestione di tutte le attività del territorio;
− nei prefati luoghi possono, pertanto, verificarsi con maggiore probabilità contagi epidemiologici da Covid-19.

“Qualsiasi decisione si prenda – dichiara il sindaco Franco Miccichè -, ci sarà sempre un punto di vista diverso e per questo alcune persone non saranno d’accordo. Le capisco, e in democrazia tutti abbiamo la possibilità di esprimere il nostro dissenso. Ma chi amministra deve seguire gli interessi generali e garantire soprattutto la vita, la salute e la sicurezza del popolo che amministra. Oggi, dopo avere sentito i miei assessori, ho emesso un’ordinanza per chiudere le scuole elementari e la scuola media inferiore. Chi può continuerà la didattica a distanza. Ma in presenza no. E’ troppo rischioso. Proprio oggi allo screening del “drive in” nel piazzale Caos, altri due bambini, uno di scuola elementare e uno di scuola media inferiore, sono risultati positivi. Essendo asintomatici lunedì sarebbero andati regolarmente in classe e avrebbero contagiato in breve compagni e insegnanti. E questi a loro volta avrebbero contagiato i parenti. Ma c’è anche l’assembramento all’entrata e all’uscita della scuola. In questi ultimi giorni ho firmato altre due ordinanze, per asili nido, materne e ludoteche. Non si possono contingentare bambini piccoli che toccano tutto e si toccano tra loro. Bisogna fare qualche sacrificio. Tutti dobbiamo farlo. Nell’interesse della loro vita, della nostra e di quella dei nostri cari. Ci sarà tempo per tornare alla normalità. Ma non è adesso”.

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