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Politica

Agrigento, Firetto controreplica a Miccichè: “sorprende che tutto scaturisca da una nota per niente polemica”

“Sorprende che tutto scaturisca da una nota per niente polemica. A beneficio di quanti non hanno seguito la vicenda, la riassumo”. E’ il commento del già Sindaco di Agrigento Lillo Firetto alla replica dell’attuale primo cittadino Francesco Miccichè dopo la nota diramata sul rischio per le casse comunali di perdere 3 milioni di euro per dieci anni.

“Nei giorni scorsi è stato da me diffuso un comunicato stampa con il quale mettevo in guardia l’amministrazione sulla opportunità che scaturisce da norme fortemente volute dall’Anci, l’Associazione Nazionale dei Comuni, e battezzate da provvedimenti del Governo Draghi, volte a dare linfa ai Comuni che si trovino in determinate condizioni finanziarie, condizioni ben descritte nel testo normativo tra l’altro già in fase di ampliamento in questa versione avanzata rientrerebbero città come Agrigento. Nello stesso intervento indicavo le condizioni già previste dalle norme. Concludevo il messaggio dicendo che c’era il tempo per portare in Consiglio comunale gli strumenti finanziari mancanti, in modo da non perdere quest’importantissima potenziale opportunità. Era un comunicato, cioè, per nulla polemico, ma poneva l’esigenza di dare un contributo a che non si perdessero i benefici di un’azione amministrativa di rigore sui conti condotta dall’amministrazione che ho avuto l’onore di presiedere”.

“Dopo diversi giorni, ieri, il comunicato viene attaccato da una nota del sindaco, nella quale si dice che, avendo lui sentito un assessore della sua Giunta, giudicava false le mie affermazioni tacciandole perfino di terrorismo. Invece anche adesso confermo parola per parola il contenuto del mio comunicato. La corsa, che in questi giorni è in atto da parte di tanti Comuni, che sono nelle stesse condizioni della città di Agrigento, per mettere a posto i documenti contabili così da non precludersi l’accesso a questi importanti benefici , è la conferma indiretta della verità di ciò che ho affermato. Il sindaco poi in quel comunicato non manca di dare una sorta di stoccata a suo modo, o secondo la logica di chi gli ha scritto il comunicato, sostenendo che io sarei colui che avrebbe detto in campagna elettorale che il Comune di Agrigento non aveva debiti. Una battuta che è tutt’altro che efficace, ma si manifesta un boomerang perfino plateale: evidente, invece, era il tenore di quelle mie affermazioni che ho più volte confermato e confermo, che ho avuto modo di dettagliare nel loro pieno significato. Lo ribadisco n brevemente: alla data in cui rendevamo quelle dichiarazioni, sostenevamo che tutti i debiti censiti e certificati da parte del Comune di Agrigento trovavano negli strumenti contabili approvati e in quello successivo in approvazione, cioè nel previsionale 2020, tutti gli appostamenti di bilancio necessari e sufficienti alla copertura di quei debiti, ergo non vi erano debiti senza copertura finanziaria. È chiarissimo per chi capisce di contabilità un pochino. In realtà il sindaco, o chi per lui, ha forse voluto travisare un’ovvietà interpretando forse che non sarebbero mai stati più originati debiti per il Comune( vedi per esempio debiti a seguito di sentenze di condanna in sede civile). Peccato che una tale ovvietà sia sfuggita . Nello stesso comunicato il sindaco mi invita su argomenti tecnici a trattarli in Consiglio comunale. Colgo positivamente questa richiesta e la saluto con favore trattandosi di un fatto assolutamente 1innovativo per lui. Infatti, com’è giusto e necessario, provvederò immediatamente alla presentazione di una interrogazione con risposta orale sull’argomento che è stato oggetto del comunicato stampa, di modo che possa venire in consiglio comunale e rispondere. In quell’occasione avremo l’opportunità di confrontarci sull’argomento. Rilevo che per ben due anni non si è mai presentato in Question Time a rispondere alle mie interrogazioni. Mai. Ecco, questa potrebbe essere l’occasione per farlo per la prima volta. E ancor di più a beneficio della democrazia e di un sano confronto. Oltre all’interrogazione e quindi alla discussione consiliare propongo molto umilmente al sindaco di confrontarsi anche in un’occasione pubblica, possibilmente, come si dice, in un confronto all’americana su questo tema e su altri temi che riguardano Agrigento in questo particolare momento storico. Per esempio sul Contratto di nettezza Urbana, sul PUG, sui SUV e su altri temi cogenti”.

“Nel comunicato stampa il sindaco, o chi per lui, ritiene di voler sottolineare che ero sindaco e adesso sono consigliere, con tono ironico. Vorrei sommessamente ricordare che essere consigliere comunale non è elemento di offesa, avendo nella vita svolto incarichi anche diversi da consigliere comunale. Ma quello di consigliere comunale è un incarico a cui sono legato, perché è stato il primo mio approccio in politica appena ventenne. Essere consigliere comunale nella città di Agrigento è una ” grazia per me” ricevuta, per ciò che Agrigento rappresenta, del resto non mi sono dovuto candidare al consiglio comunale : consigliere comunale lo sono diventato perché le leggi prevedono che il sindaco che non vince il ballottaggio sia chiamato a un ruolo consiliare d’opposizione. Lo ho accettato con onore e dovuto rispetto istituzionale. L’utilità di un confronto pubblico potrà certamente chiarire chi dice la verità, se c’è qualcuno che fa terrorismo o, invece, semplicemente con garbo svolge il suo ruolo di stimolo fornendo qualche consiglio di buona amministrazione”, conclude Firetto.

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