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Agrigento, la Camera Penale “Grillo” chiede le dimissioni del ministro Bonafede

Una sollecitazione al Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella affinché venga garantito “il conferimento dell’incarico a persone che, con dignitosa padronanza delle regole fondamentali del diritto e mediante leale comunicazione del proprio pensiero, assicurino al popolo italiano la tutela del diritto e della giustizia”.

Lo scrive presidente della Camera Penale di Agrigento Nicolò Grillo che ha chiesto le immediate dimissioni del ministro della Giustizia Alfonso Bonafede.

“Il ministro di Giustizia Alfonso Bonafede – scrive Grillo -, nel suo intervento alla trasmissione televisiva ‘Porta a Porta’, in onda l’11 dicembre scorso, ha incredibilmente affermato che nell’ipotesi in cui non si riesca a dimostrare il dolo nel corso di un giudizio, taluni reati assumono le connotazioni del fatto colposo con conseguente riduzione dei termini di prescrizione. L’incredibile affermazione di Bonafede, che peraltro risulta esercitare la professione di avvocato, è ingannevole perché rivolta ad un pubblico che generalmente non ha strumenti cognitivi tali da consentirgli di comprendere come esattamente stanno le cose. Ed è assai grave sia per la sua abnormità sia perché le teorie del ministro costituiscono la base della riforma (della quale si dichiara padre) dell’istituto della prescrizione che, a parere dei giuristi degli ultimi duemila anni, costituisce uno dei baluardi della garanzie che la giustizia assicura al cittadino. Non appare quindi ammissibile che ad un ministro che occupa uno dei più importanti dicasteri vengano affidate le sorti della giustizia, avendo egli dimostrato all’Italia intera di non essere capace di rappresentare correttamente le regole elementari di diritto sostanziale e processuale”.

Si tratta – sempre secondo il presidente della Camera Penale – di esternazioni “a cui il cittadino tributa piena fiducia in ragione della carica ricoperta, non consentono la prosecuzione del mandato per il quale ha dimostrato di essere portatore di carenze che impongono la sua sostituzione con persone che abbiamo conoscenza della materia”.

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