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Agrigento, recupero di 24 unità abitative nel rione Santa Croce

Approvato, in linea amministrativa, dalla giunta comunale, il progetto di fattibilità tecnico-economico, da porre a base dell’affidamento di contratto pubblico di lavori del PNRR e del PNC, per la riqualificazione urbana di un intero isolato del quartiere storico denominato “Rabato”, uno dei quartieri più antichi della città di Agrigento.
Il quartiere oggi è caratterizzato da fenomeni di abbandono e profondo degrado, dovuti prevalentemente a ragioni economico-sociali e alla vetustà degli immobili di cui la maggior parte resi inagibili da danni strutturali che nei casi più gravi hanno causato il crollo di intere unità.
Saranno realizzati 5 comparti abitativi caratterizzati da un vano scala ciascuno (ad eccezione di un comparto abitativo), per un totale di 24 alloggi, nel rispetto della normativa per l’abbattimento delle barriere architettoniche, di cui:
– 3 con completa accessibilità, garantendo la possibilità per le persone con ridotta o impedita capacità motoria o sensoriale di raggiungere l’edificio e le sue singole unità immobiliari e ambientali, di entrarvi agevolmente e di fruire di spazi ed attrezzature in condizioni di adeguata sicurezza e autonomia;
– 21 adattabili, ovvero con la possibilità di modificare nel tempo lo spazio costruito, intervenendo senza costi eccessivi, per rendere completamente e agevolmente fruibile lo stabile o una parte di esso anche da parte di persone con ridotta o impedita capacità motoria o sensoriale.
Ogni edificio sarà composto da 1 o 2 piani fuori terra (un piano rialzato e uno o due livelli) destinati a
civile abitazione oltre la copertura a terrazzo praticabile.
L’indirizzo condiviso con il progettista dall’amministrazione, è stato quello di procedere ad un intervento complessivo sull’isolato compreso tra le vie Zuppardo, Cobaitari, Alletto e vicolo Cobaitari, nel quale sono allocate parte delle proprietà comunali.
L’intervento, dato lo stato di conservazione degli edifici, prevede la sostituzione edilizia tramite demolizione e la ricostruzione dell’intero comparto compatibile con le previsioni urbanistiche dell’area.
«Da un punto di vista strutturale – spiega l’assessore Gerlando principato – gli immobili oggetto di valutazione per la maggior parte sono inagibili ed inabitati, per cui avendo ottenuto le opportune autorizzazioni si può da subito procedere all’appalto integrato per l’affidamento della progettazione esecutiva e l’esecuzione dei lavori. Agrigento ha dovuto affrontare in passato scelte scellerate che hanno contribuito allo spopolamento del centro cittadino e alla creazione di una realtà urbana frammentata in altre aree. Per cambiare rotta e adeguarsi alle politiche europee, è necessario un risveglio repentino. E la soluzione che questo assessorato e l’amministrazione prospettano, è quella di privilegiare il restauro degli edifici del centro storico e/o provvedere alla loro ricostruzione. Questo non solo consentirebbe di preservare l’identità storica della città ma anche di migliorare la qualità della vita dei residenti. Questi interventi, attuati con politiche di riqualificazione urbana che sono già state avanzata dal Comune di Agrigento in questi anni, promuovono la sostenibilità ambientale e l’efficienza energetica, in linea con le normative europee».

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