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Agrigento, tutela della biodiversità e promozione del territorio: accesi i riflettori sul Progetto Diodoros

Tutela della biodiversità e promozione del territorio attraverso i prodotti alimentari. L’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, nata e promossa nel 2004 dall’associazione internazionale Slow Food, accende i riflettori sul Progetto Diodoros, le eccellenze frutto della biodiversità del Parco Archeologico e Paesaggistico della Valle dei Templi.
È stata avviata una interlocuzione per dare vita ad un’ampia collaborazione a partite da viaggi didattici, parte integrante dei corsi dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, con tappa a Casa Barbadoro, spazio nel cuore della Valle dei Templi in cui il progetto Barbadoro trova la sua naturale narrazione di una storia millenaria, tra tutela, cultura enogastronomica, ricerca scientifica, innovazione tecnologica e promozione turistica.
Lo scopo di questi viaggi è quello di mettere gli studenti in contatto con i creatori principali dei prodotti iconici della zona attraverso visite ed incontri, e di approfondire la loro conoscenza della cultura gastronomica e le tradizioni del territorio “a tavola”. Un primo passo per conoscere le eccellenze, i diversi produttori, sapori e odori del territorio.
Tra pochi giorni un primo gruppo di venti studenti internazionali iscritti al corso Master of Applied Gastronomy: Culinary Arts, accompagnati da due docenti, visiteranno la Valle dei Templi per approfondire la conoscenza del progetto Diodoros ed assaporare le eccellenze culinarie. Ad accoglierli sarà il direttore del Parco, Roberto Sciarratta, mentre a guidarli in un percorso multisensoriale e multidisciplinare alla scoperta di olivi, viti, pistacchi, mandorli e delle altre varietà tradizionali della frutticoltura siciliana, che nascono nei 1300 ettari del Parco Archeologico e Paesaggistico della Valle dei Templi, nell’ambito del Progetto Diodoros, sarà il concessionario Fabio Gulotta. Gli studenti si cimenteranno anche nella preparazione di piatti di alta cucina partendo proprio dai prodotti Diodoros: il vino della Valle, l’olio extra vergine, i capperi, le mandorle, i pistacchi, il miele da ape nera sicula, i pesti e le creme dolci, i succhi e le polveri di agrumi, il nettare di fichi d’India, il cioccolato con olio e alloro, le erbe aromatiche (rosmarino, timo, alloro, salvia, origano, peperoncino), lo zafferano raccolto a mano, i legumi e i grani antichi.
Nel corso della visita gli studenti parteciperanno anche alla giornata di formazione che il progetto CEFEL – Archéologie publique, cofinanziato dall’Unione Europea nell’ambito del Programma ENI di Cooperazione Transfrontaliera Italia-Tunisia 2014-2020, dedica alle aziende siciliane: un’occasione di scambio di buone pratiche nei settori della comunicazione, della didattica e della valorizzazione del patrimonio archeologico attraverso le nuove tecnologie e l’agroalimentare, che si inscrive nel più ampio obiettivo di CEFEL di definire un modello di integrazione tra le aziende attive nel settore dei beni culturali, gli enti di gestione dei siti archeologici e il sistema di formazione professionale al fine di facilitare l’incontro tra domanda e offerta di lavoro.
L’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo forma i gastronomi, nuove figure professionali che hanno conoscenze e competenze interdisciplinari nell’ambito delle scienze, cultura, politica, economia ed ecologia del cibo e sono in grado di sviluppare valori come la sostenibilità e la sovranità dei sistemi alimentari globali, comprendendone tutte le fasi, dalla produzione al consumo.

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