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Politica

Amministrative Agrigento, Di Rosa: la deputazione ci ha venduto ai poteri economici

L’ex vicepresidente del Consiglio comunale di Agrigento Giuseppe Di Rosa, candidato sindaco, nell’esprimere soddisfazione per la votazione da parte del Consiglio comunale dell’atto contro l’articolo 38 dello Sblocca-Italia, proposto e votato nel corso del consiglio comunale straordinario proposto e voluto dallo stesso (il 10.11.2014) ribadisce la sua ferma critica nei confronti del sistema politico attuale.

Alcuni degli interventi dei pochi deputati – afferma Di Rosa – che hanno avuto la decenza di partecipare al Consiglio comunale mi hanno fatto sorgere il dubbio che Renzi abbia votato da solo la fiducia a se stesso. Tutti contrari a voce ai provvedimenti contro il territorio agrigentino e siciliano e poi, al momento del voto, tutto viene subordinato agli interessi della politica se non di bottega. Così è avvenuto per lo Sblocca Italia così come prima è successo per il rigassificatore di Porto Empedocle, con l’Ars incapace di approvare la mozione dei 5 stelle per ottenere lo stop alla costruzione dell’impianto“.
Il decreto “Sblocca Italia” – continua il candidato sindaco – autorizza oltre agli impianti off-shore di estrazione petrolifera, anche l’installazione di due impianti eolici off-shore dinnanzi il mare di San Leone e questo è inaccettabile per la nostra città. Così come il rigassificatore, anche gli impianti off-shore sarebbero disastrosi per la nostra terra. L’assenza della deputazione nazionale e regionale del PD e dell’Assessore regionale nonché Vice Presidente Mariella Lo Bello non è passata certamente inosservata, “HANNO SVENDUTO LA NOSTRA SICILIA, HANNO VENDUTO IL NOSTRO PATRIMONIO NATURALISTICO E LE NOSTRE CITTA’ ALLE MULTINAZIONALI DELL’ENERGIA“.
Per l’esponente politico agrigentino: “Non sono passate inosservate le assenze del deputato nazionale nonché ministro dell’Interno, l’agrigentino Angelino Alfano e l’altra diplomatica del senatore Ncd Marinello presidente della Commissione Ambiente che ha dato l’assenso al decreto. Non deve passare inosservata l’assenza del Deputato Regionale, sindaco di Porto Empedocle e prossimo candidato alla poltrona di primo cittadino della città dei Templi, Lillo Firetto, grande sponsor politico (nonché dirigente ENEL) della costruzione del rigassificatore a Porto Empedocle che come dimostrato in aula dal Geologo Emanuele Siragusa sarebbe “UNA BOMBA SOTTO AGRIGENTO” in relazione ai rischi che corre il Canale di Sicilia con le trivellazioni e i rischi morfologici e sedimentari delle faglie e della crosta marina. Oltre allo sconvolgimento della flora e fauna marina“.
Non possiamo continuare a subire. Io ho un sogno, il sogno è di avere una Agrigento turistica e che possano crearsi i presupposti per evitare la fuga dei figli di questa terra, nient’altro”.
In ultimo, nei giorni scorsi, è apparso con chiarezza come Enel sia intenzionata comunque a proseguire sulla strada per la costruzione del rigassificatore di Porto Empedocle, cercando per di più finanziamenti statali. Quale bluff si vuole nascondere? Perchè si continua a sostenere che il rigassificatore non si costruirà più? LA NOSTRA ATTENZIONE NON VERRA’ MAI MENO” conclude Giuseppe Di Rosa.

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