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Ansia da rientro? Come affrontare il ritorno dalle vacanze

fine vacanzeL’estate sta finendo. Che tristezza quando le vacanze stanno per finire e l’ansia da rientro cresce in maniera smisurata.

Per la maggior parte delle persone settembre rappresenta il mese del ritorno alla realtà della vita quotidiana dopo le ferie. Per molti il ritorno dalla vacanze costituisce una notevole fonte di stress tale da essere percepita come una sindrome.
Ma lo sapevate che in Italia sono circa 6 milioni le persone che soffrono di stress da post-vacanze? Secondo i dati Istat, la sindrome da rientro colpisce un italiano su dieci.

Non si tratta di una vera e propria patologia, ma di quella improvvisa condizione di disagio psico-fisico, con sintomi di natura ansioso-depressiva, che ci coglie al ritorno dalle vacanze. Un malessere in cui rischiano di incorrere soprattutto coloro che tornano al lavoro dopo una lunga pausa.

FUMETTO

La sindrome da rientro si presenta con sintomi quali ansia, insonnia, irritabilità, calo dell’attenzione, difficoltà di concentrazione. Lo scontento e la tristezza per le vacanze finite possono riflettersi anche sul piano somatico determinando la comparsa di astenia, mal di testa, diffuso senso di malessere ma anche disturbi digestivi, dolori muscolari e sbalzi d’umore.

Spesso ci si sente fisicamente appesantiti, psicologicamente non pronti, schiacciati dal senso di responsabilità e dai normali compiti della vita quotidiana. Dopo un periodo di svago e di riposo l’impatto con la routine ed i doveri fa entrare in crisi il corpo ed il sistema nervoso, talvolta fin dagli ultimi giorni di vacanza.

Tutte le sensazioni spiacevoli che possono accompagnarci al rientro dalle vacanze sono naturalmente destinate a scomparire in breve tempo: durante i primi giorni che seguono il rientro dalle ferie il nostro organismo deve “riabituarsi” nuovamente ai ritmi ed alle responsabilità della vita quotidiana. Durante il periodo di vacanza cambiano le abitudini e quindi l’organismo fa fatica a riabituarsi ai vecchi ritmi che la vacanza aveva fatto accantonare. Un fattore determinante del post vacation blues è la durata della vacanza: più è breve e meno facilmente si presenta il problema della sindrome da rientro, più è familiare il luogo dove si va in villeggiatura e minori saranno i sintomi della sindrome. Invece, più prolungato è il tempo trascorso lontano dalla routine e dalla propria città più facilmente si può andare incontro a quell’effetto che si definisce come effetto wash out, cioè il timore di non essere più efficienti e all’altezza come lo si era prima delle vacanze.

Cosa si può fare?
Se anche voi fate parte degli italiani colpiti dalla sindrome da rientro ecco alcune strategie utili per fronteggiare lo stress e affrontare con maggiore tranquillità il periodo post-vacanze.

  • ANTICIPARE IL RIENTRO E ABITUARSI CON GRADUALITA’:

Abituarsi con gradualità, rientrando dalle vacanze alcuni giorni prima della fine delle ferie per poter tornare senza un impatto brusco alle temperature e ai ritmi cittadini.
Lo so, dopo un anno passato a contare i giorni che vi separano dalle ferie non vedete l’ora di vivervi ogni secondo delle vacanze assaporandone a pieno ogni istante e l’idea di rinunciarvi anticipando il rientro può sembrarvi una follia. Ma in realtà, proprio per non soffrire più del necessario il passaggio dalla vita vacanziera alla monotonia della vita di tutti i giorni sarebbe bene tornare a casa qualche giorno prima di riprendere il solito tran tran per abituarvi in maniera graduale alla vostra solita vita.
E’ una buona regola cominciare ad abituarsi al rientro per tempo e prepararsi in modo progressivo al cambiamento, quindi sul finire delle vacanze ed in prossimità del ritorno a casa sarebbe opportuno cominciare a recuperare le consuete abitudini evitando ad esempio di mangiare troppo o di andare a dormire all’alba. Una volta rientrati è poi fondamentale riprendere tutte le consuete attività con gradualità: porsi piccoli obiettivi, non farsi prendere la mano dalla mole di lavoro, concedersi le necessarie ore di riposo notturno e solamente in un secondo tempo quando ormai si è conclusa la fase di “acclimatamento” dedicare attenzione ed energie a progetti più impegnativi.

  • STABILIRE LE PRIORITA’:

prioritàNon siete più in vacanza quindi basta bivaccare, è giunto il momento di rimboccarsi le maniche. Non appena si riprende la postazione lavorativa, si accende il computer e si viene letteralmente sommersi da mail, lavori da terminare e problemi da risolvere, ecco che immediatamente l’ansia ci assale e l’unico pensiero che ci gira per la testa è uno: tornare in vacanza. Per non diventare facili prede dello stress e gestire al meglio tutte le incombenze bisogna stabilire le priorità: dare la precedenza alle cose più urgenti e rimandare tutto ciò che può attendere.

  • SEGUIRE UN’ALIMENTAZIONE CORRETTA:

alimentazioneE’ importante curare l’alimentazione che deve essere il più possibile corretta e bilanciata, mentre è fortemente sconsigliato combattere il basso tono di umore con l’assunzione di alcolici o con il fumo.

  • FATE SPORT:

No lo sport, no? E invece sì. Per scaricare tutte le tossine negative che vengono accumulate con il post rientro un ottimo rimedio è dedicarsi a qualche attività sportiva. Fare attività fisica soprattutto se le ferie sono state “attive” aiuta a diminuire lo stress e a riposare meglio. Nulla di esagerato. Una blanda passeggiata, magari dopocena, può aiutarvi a scaricare la tensione e anche a dormire meglio.

  • DORMIRE BENE:

Dormire troppo in vacanza e troppo poco al rientro contribuisce ad aumentare il senso di spossatezza e di svogliatezza. Quindi cercate di mettervi a letto ad un orario opportuno per assicurare al vostro fisico almeno 8 ore di sonno evitando di passare dalle 8-10 ore di sonno del periodo vacanziero alle 6 ore che ci si concede solitamente al rientro. Eventuali problemi di insonnia possono anche essere affrontati aiutandosi con rituali rilassanti quali un bagno caldo la sera o una tisana.

  • NO ALLA TECNOLOGIA A LETTO:

Non tenete in camera da letto smartphone, pc e tablet, perché il cervello potrebbe smettere di associare quella stanza al momento del sonno, considerandola alla stregua di un “prolungamento” del salotto. Ormai tutti conosciamo la pessima influenza che la tecnologia può avere sul ciclo del sonno: portarsi a letto questi oggetti è sempre una pessima idea perché non fanno altro che aumentare il livello di stress e rendere difficile il sonno.

  • ESSERE OTTIMISTI:

Al rientro dalle ferie estive è importante non alimentare i sintomi ansiosi con pensieri negativi, ma è invece raccomandabile concentrarsi su pensieri positivi, porsi degli obiettivi precisi allo scopo di ottimizzare il proprio tempo e le proprie energie e sfruttare in questo modo le opportunità che nei mesi a venire sicuramente ci aspettano. Fare pensieri positivi aiuta a ritagliarsi degli spazi di riflessione e a spostare l’attenzione su cosa desideriamo e sulle nostre capacità.

  • CONCEDETEVI DELLE PAUSE:

Prendetevi delle pause frequenti di almeno 15 minuti ogni due ore di lavoro per riattivare la circolazione e riposare gli occhi.

  • DEDICATEVI AD ATTIVITA’ RILASSANTI:

Se durante le vacanze vi siete dedicati ad attività rilassanti, come passeggiare, leggere o qualsiasi altra cosa che vi aiuti a rilassarvi, perché smettere al rientro? Se c’è qualcosa che possa contribuire al vostro benessere psicofisico, perché privarsene? Cercate di mantenere i nuovi hobby, vi aiuterà a scaricare lo stress accumulato durante le giornate di lavoro.

  • STARE ALLA LUCE DEL SOLE:

Il passaggio dalla luce del sole in spiaggia a quella artificiale dell’ufficio può mettere sotto stress il corpo e la mente. Un consiglio utile è fare la pausa pranzo all’aria aperta.

  • CONCEDERSI UN WEEKEND DI RELAX:

Finché il tempo lo consente, dedicare il fine settimana al relax e alla famiglia come se le vacanze non fossero ancora finite, per ricaricarsi e iniziare al meglio la nuova settimana. Ritagliarsi un weekend fuori porta è utile per fingere di essere ancora in vacanza e per immergersi in preziosi momenti di relax.

  • DELEGATE:

Delegare può preservare la vostra salute psico-fisica. Se al rientro vi sentite schiacciati dagli impegni o dalle incombenze, niente panico! Potete sempre farvi dare una mano da chi vi sta vicino, delegando qualche attività. Questo non significa che non siete in grado di gestire tutto, ma semplicemente che vi serve del tempo per carburare, nel frattempo tirate il fiato, nessuno si aspetta che facciate tutto da soli.

… E non dimentichiamoci che la sindrome del rientro è comunque passeggera e tende ad esaurirsi con l’effetto benefico del riposo vacanziero …
Studi condotti su persone che fanno vacanze regolari e soggetti che non le fanno, hanno evidenziato che coloro che “staccano la spina” sono più protetti dalle forme depressive (studio del 2005 dal Marshfield Clinic di Wisconsin) e dalle malattie cardiache, con una riduzione, del rischio di infarto e di morte di quei soggetti che non vanno in vacanza.

Ciò che possiamo sicuramente fare è scegliere di vedere i lati positivi del periodo post-vacanza. Il lato buono della fine delle vacanze è che abbiamo avuto il tempo di riposare, rilassarci e divertirci. Uscire dalla routine fa bene allo spirito e ci da la possibilità di ringiovanire. E se la pausa estiva vi ha fatto riflettere sulla vostra vita, sul lavoro o sulle le vostre relazioni allora il rientro alla quotidianità può essere anche un buon momento per considerare di apportare dei miglioramenti alla vostra vita.

Siate gentili e tolleranti con voi stessi riguardo i buoni propositi sul rientro. Pensate a promesse realistiche e stabilite se devono essere aggiustate per essere sicuri di mantenerle ora che l’atmosfera inebriante di fine vacanza è passata. Assicuratevi che ogni obiettivo che vi siete posti sia ragionevole e soprattutto, raggiungibile. Continuate a frequentare gente. Un po’ della tristezza post vacanza potrebbe essere collegata al fatto di essere stati circondati da molte persone nel periodo estivo e poi all’improvviso vi trovate circondati da poche persone rispetto alla folla di prima. Sollevate lo spirito continuando a intrattenervi con amici e parenti e uscendo per fare attività dove altra gente interagisce con voi. Fate cose che vi creino delle aspettative e vi regalino emozioni e piacere perché non è assolutamente vero che prima viene il dovere e poi il piacere.

“Per rinsaldare il nostro benessere psico-fisico è utile trovare le connessioni fra il piacere e il dovere, senza la pretesa di annullarne le differenze, ma con l’intenzione di lasciare che le due parti della stessa medaglia si riconoscano come modi diversi del nostro modo di percepire e sentire quello che ci attraversa e ci circonda. Dovere e piacere devono coesistere in armonia e se nella nostra mente prevale l’idea che uno dei due possa prevalere sull’altro, ebbene in quel momento stiamo ostacolando la nostra crescita e il nostro benessere”.

Sperando che questi consigli vi possano tornare utili Auguro a tutti voi BUON RIENTRO e BUON RITORNO ALLA REALTA’!!!

Dr.ssa Annalisa Di Giacomo
Psicologa Clinica

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