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Aragona, emergenza Coronavirus. Il Sindaco si appella ai cittadini: “tenere comportamenti rispettosi delle norme”

“Mi rivolgo a tutti gli Aragonesi per chiedere ancora una volta di tenere comportamenti rispettosi delle norme, perché mio malgrado in questa c.d. fase 2 si sta assistendo a comportamenti poco rispettosi che espongono tutti noi al rischio contagio”.

Lo scrive il Sindaco di Aragona, Giuseppe Pendolino che si rivolge così ai suoi concittadini per il rispetto delle regole in tema di contenimento da diffusione da Coronavirus

“Si ribadisce – scrive il primo cittadino – che l’emergenza epidemiologica non è finita, che il distanziamento sociale è in vigore, che lo sport è individuale, che non devono esserci assolutamente assembramenti. Le Forze dell’Ordine incessantemente fanno i controlli con turni davvero estenuanti e noi siamo grati ai militari dell’arma dei Carabinieri ed al suo Comandante M.llo Scibetta, cosi come agli uomini della Polizia locale ed al suo comandante C. Latino, ma senza il rispetto doveroso delle norme, da parte di tutti noi, la battaglia contro il virus non si può vincere. Chiedo a ciascuno di noi, donne e uomini di Aragona, di rispettare e fare rispettare ai no – stri familiari le norme sul distanziamento sociale e di non uscire se non per necessità o per i casi previsti dalla norma”.

“Non va bene trincerarsi dietro al menefreghismo ed all’egoismo, siamo una comunità e tutti assieme siamo i detentori del nostro destino, possiamo rimanere con pochi contagiati o possiamo precipitare verso un contagio generalizzato che potrebbe portare la nostra sofferente economia a richiudere e davvero a morire. Chiedo a Voi Mamme, in questa giornata, di pretendere il regalo del rispetto delle regole. Chiedo a Noi tutti di rispettare la legge, in primis quella morale. Non possiamo pretendere che siano gli altri ad osservare le norme e noi continuare ad uscire come se niente fosse. Si rammenta che l’inosservanza delle norme è punita con rilevanti sanzioni pecuniarie e nei casi più gravi con la segnalazione all’Autorità Giudiziaria”, conclude Pendolino.

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