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“Arte Fare”: a Favara artisti si ritrovano e riqualificano una via

Si incontrano dopo 35 anni e formano l’associazione culturale “Arte – Fare” con sede a Favara. Una storia molto bella che vale la pena raccontare.

Ad Agrigento, tra il 1970 e il 1995, sorgeva l’istituto d’arte “Fidia”. Tra gli studenti c’è anche Ivana Maria. Tre anni fa Ivana ha un’idea: contattare i vecchi compagni di scuola e fondare un’associazione con lo scopo di “divulgare la sicilianità”.

All’appello rispondono circa 20 artisti. Ivana è di Favara; la città in questi ultimi anni, grazie ad Andrea Bartoli e Florinda Saieva, fondatori di Farm Cultural Park, vive un felice momento di grande risveglio sociale e culturale.
Ivana mette a disposizione del gruppo la sua vecchia casa dove lei è nata e cresciuta.
Gli artisti rigenerano, così, un vicolo ed un cortile, lo rendono straordinariamente bello ed inziano a fare arte in un contesto magico d’altri tempi.

La via è un tripudio di colori: ceramiche, coffe siciliane rivisitate, lavori di ricamo, uncinetto, maglia, cucito, traforo, pelletteria e bigiotteria realizzata, anche, con materiale di riclico.
È, infatti, impegno dell’associazione dare una mano all’ambiente; il riciclo creativo è, ricordiamo, l’arte di creare e ricreare divertendosi. Dare nuova vita agli oggetti e invece di gettarli in discarica, riutilizzati per una nuova vita.
Per esempio, con alcuni bidoni di detersivo gli artisti hanno creato delle superbe sculture in plastica; baffi finti ed occhiali hanno fatto il resto.

La sede dell’associazione è al cortile Antinoro ( via Zanella) poco prima di Farm Cultural Park.
Visitare la mostra è anche un modo per fare un salto indietro nel tempo.
Tutto riporta al passato, ad una Sicilia che non c’è più: le casette antiche con le porte in legno, le scale in pietra, le finestre che guardano sul cortile.
Il luogo è incantevole, gli artisti ospitali (può capitarvi di essere invitati a condividere la cena ed un bicchiere di vino rosso con loro).
“Arte – Fare” è una favola moderna che affonda, però, le sue radici in una Sicilia arcaica, dove l’ospitalità, quella siciliana, era una consuetudine, una legge non scritta ereditata dagli antichi greci che avevavo, appunto il culto dell’ospitalità.
In via Zanella cadono i muri, si aprono le porte e gli artisti accolgono e condividono. Donano! La storia dell’associazioen culturale “Arte Fare” è una metafora della nostra società.

Ivana, forse inconsapevolmente, ha aggiunto un nuovo ed importante tassello a questo territorio. Sotto il segno dell’arte, della bellezza e della cordialità.

Luigi Mula

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