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Regioni ed Enti Locali

Assoturismo a proposito della Consulta Comunale del Turismo di Agrigento

“Oltre ad apprendere da notizie di stampa,  cito testualmente che “in conclusione, la riunione della Consulta Comunale per il Turismo si è rivelata un passo cruciale verso la valorizzazione del patrimonio culturale e turistico di Agrigento”, è stato altresì confortante apprendere cha da questo momento in poi la Consulta si riunirà con maggiore frequenza rispetto al passato.

Tuttavia, la sensazione che si ricava è che siamo ancora fermi alle dichiarazioni di principio mentre bisognerebbe essere già in uno stadio avanzato rispetto ad una scadenza che non è poi così lontana, se si vuole fare sul serio.

In realtà, oltre al protagonismo riconosciuto ad una specifica associazione di categoria non sembra che siano emerse indicazioni precise al fine di arrivare pronti all’appuntamento con il 2025, anno in cui Agrigento si fregerà del titolo prestigioso di capitale italiana della cultura.

Il dibattito che si è sviluppato recentemente sui mezzi d’informazione, infatti, si è concentrato sulle diverse criticità che rischiano di compromettere l’immagine di una città che ha il dovere morale di fare dell’accoglienza una virtù da esercitare non solo da parte dell’amministrazione comunale ma da parte di tutti i soggetti istituzionali e non, cittadini compresi, che non possono esimersi dal dare il proprio contributo alla causa.

Questo mantra lo sentiamo ripetere da tempo, così come l’invito a fare squadra e a remare tutti nella stessa direzione, ma non c’è dubbio che occorre ben altro per presentarsi a questo irripetibile appuntamento con le carte in regola. Serve innanzitutto una guida autorevole che riesca a tracciare un cammino virtuoso che consenta di trarre i migliori frutti da questa straordinaria opportunità.

Non c’è dubbio che il pilota debba essere il Mayor agrigentino supportato dal più qualificato staff tecnico che si possa mettere in piedi, valorizzando quelle risorse che già hanno dato prova di grande passione e professionalità nella fase della candidatura.

Le associazioni, o cittadini, tutti sono pronti a fare la loro parte ma servono direttive chiare che possano contribuire a definire una strategia condivisa nell’interesse della comunità sacrificando le appartenenze e i giochi di posizionamento.

Solo così sarà possibile utilizzare al meglio questi mesi che precedono la solenne celebrazione e a tal proposito non sarebbe male portarsi avanti con la programmazione magari fissando fin da adesso la data di inaugurazione.

Per quanto riguarda il resto, se ne occupi la politica purché si dimostri degna del compito alto che in teoria dovrebbe assolvere”.

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