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Regioni ed Enti Locali

Carenza di personale e mancato rispetto degli accordi, la Cisl FP contro l’Asp: “I lavoratori sono esasperati”

“Mancanza di personale e nessuna risposta alle pur numerose sollecitazioni da parte del sindacato: i lavoratori dell’Asp di Agrigento sono ormai esasperati”.

A lanciare l’appello è il segretario aziendale della Cisl FP Alessandro Farruggia.
“Troviamo inaccettabile che, nonostante le numerose segnalazioni, molte delle unità operative aziendali – dice -, possano oggi trovarsi in una situazione cosi grave rispetto al numero del personale in forza tanto da non poter neppure garantire le ferie estive”.

Dai lavori, riuniti ieri in assemblea, è emerso “forte disappunto verso criticità che si ripresentano ormai periodicamente ogni anno”.

“Non si comprende infatti – continua Farruggia – dove siano finite le più elementari forme di rispetto verso i dipendenti e verso un personale che oggi come non mai ha dato prova della propria responsabilità e professionalità, contrastando l’emergenza senza risparmiarsi per il bene comune e della stessa Azienda”.

Il sindacato, facendo eco ai lavoratori, ha ribadito alla direzione l’urgenza di rendere esecutivi i diversi accordi siglati che sono ancora in attesa di riscontro, come ad esempio quello sulla mobilità interna.

“Tra i lavoratori – continua Farruggia – inizia a farsi avanti sospetto che tali ritardi possano essere dovuti alla volontà di favorire la mobilità extra aziendale: questo potrebbe finire per garantire dei posti in caso di stabilizzazione. Anche per fugare questi sospetti, abbiamo chiesto più volte delle ricognizioni di tutto il personale in entrata, in modo da poter risalire con i dovuti tempi, agli aventi diritto. Tuttavia anche in questo caso, nostro malgrado, dopo mesi e mesi dalle richieste nessuna documentazione ci è stata fornita”.

Molti altri argomenti sono stati oggetto di un acceso dibattito, quali i ristori Covid, i compensi per la campagna vaccinale, premio incentivante progressioni verticali e altro ancora.

“Quello che emerge, purtroppo, – conclude Farruggia – è la totale mancanza di ascolto e attenzione parte di chi dovrebbe garantire il rispetto dei principi sanciti dalla Costituzione e dal contratto collettivo nazionale. Per questo siamo pronti, come è già avvenuto in passato, a ricorrere alle vie legali”.

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