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Regioni ed Enti Locali

Carenze igienico-sanitarie legate all’abbandono indiscriminato dei rifiuti, l’Asp ai Sindaci: “peggiorate le condizioni dei Comuni”

logo asp agrigentoDecisa presa di posizione da parte del Servizio igiene ambienti di vita dell’Azienda sanitaria provinciale di Agrigento contro le gravi carenze igienico sanitarie che si stanno registrando in buona parte del territorio provinciale come conseguenza di una diffusa inciviltà legata all’abbandono indiscriminato di rifiuti di ogni genere.

Con una nota diretta ai sindaci della provincia e ai commissari SSR ATO 11 dei Distretti Agrigento Est e Ovest, il dottor Vittorio Spoto, responsabile del Servizio afferente al Dipartimento di prevenzione Asp, evidenzia le notevoli criticità che rischiano di compromettere la salubrità di intere zone e che assumono ulteriore rilevanza con l’approssimarsi della stagione estiva e delle alte temperature.

Pur plaudendo all’attivazione delle procedure per l’istituzione del servizio di raccolta differenziata che certamente costituiscono una decisa miglioria rispetto al precedente sistema di raccolta (si pensi, in primis, alla “scomparsa” dei vecchi cassonetti e di tutti gli aspetti, come ubicazione, svuotamento e pulizia, legati alla loto presenza) la nota mette comunque in luce diverse problematiche cui è assolutamente necessario porre rimedio.

“Duole constatare – si legge in un passaggio – che una procedura in teoria migliorativa, si è trasformata, nei fatti, in un peggioramento delle condizioni igienico-sanitarie dei comuni. Ci si riferisce, nello specifico, al censurabile fenomeno di abbandono dei sacchetti di rifiuti che in alcune zone assurge alle dimensioni di discarica incontrollata”. Da qui la richiesta di intensificare le azioni di controllo e prevenzione già in corso: “si chiede pertanto agli organi in indirizzo, ciascuno per quanto di specifica competenza, di porre in essere ogni iniziativa utile a garantire il rispetto delle procedure già codificate per la raccolta differenziata e la repressione di ogni minima forma di abbandono in luogo pubblico dei rifuti”.