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Cultura

Il documentario “Quasi 12” proiettato all’Università di Bologna

Centinaia di studenti dell’Università di Bologna hanno assistito alla proiezione dell documentario “Quasi12-Nessun colpevole”, prodotto da Fuoririga, che narra la tragica vicenda del piccolo Stefano Pompeo ucciso dalla mafia 20 anni a Favara.

Una vicenda che è rimasta per lungo tempo senza colpevoli e, addirittura, senza indagati. Nell’aprile scorso, per il clamore suscitato dal documentario, la Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo ha deciso di riaprire il caso e nel giugno successivo ha iscritto nel registro degli indagati tre persone.

Il documentario è stato presentato e proiettato in due facoltà dell’Università di Bologna: Scienze Politiche e Scienze della Comunicazione. In entrambe le occasioni le proiezioni sono state seguite da partecipatissimi dibatti su “L’importanza dell’inchiesta giornalistica e documentaristica sui cold-case”. A seguire il documentario sono arrivati anche tanti cittadini bolognesi e siciliani emigrati nel nord Italia per questioni di lavoro. A Bologna era presente Gero Tedesco che ha scritto e diretto il documentario sul piccolo Stefano Pompeo.

“Siamo stati onorati di avere ricevuto il prestigioso invito dall’Università di Bologna” – ha detto Gero Tedesco. “Ci ha impressionati favorevolmente l’interesse che la storia di Stefano ha suscitato negli studenti e l’accoglienza che ci è stata riservata dai docenti delle facoltà bolognesi. Per noi fare conoscere questa tragica vicenda a più cittadini è l’obiettivo principale. Bisogna tenere alta l’attenzione su una vicenda che per 20 anni è stata dimenticata. Il lavoro della questura di Agrigento e dei magistrati della Direzione Distrettuale Antimafia ha portato a un primo importantissimo risultato. Aspettiamo ora l’evolversi dell’inchiesta”.

Diverse altre proiezioni del documentario “Quasi12-Nessun colpevole” sono in programma, nelle prossime settimane e nei prossimi mesi, in altre Università, centri di ricerca e scuole italiane. Segno tangibile dell’attenzione che il documentario, che racconta la vicenda di Stefano Pompeo, ha suscitato e continua a suscitare.

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