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Cronaca

Il presidente del FAI Marco Magnifico ad Agrigento per nuovi ed importanti progetti per il 2025.

Casette Montana sulla Kolymbethra, rapporti con la Delegazione, con i volontari ed i giovani del FAI, realizzazione del Museo di Città e Biblioteca Lucchesiana.
Sono stati questi alcuni dei temi trattati lunedì sera nel corso di un incontro che la Delegazione FAI di Agrigento, guidata da Giuseppe Taibi, ha avuto con il Presidente del FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano, Marco Magnifico, in visita nella Città dei Templi, con alcuni dei massimi dirigenti nazionali, per nuovi ed importanti progetti nella Città Capitale Italiana della Cultura 2025.
All’incontro ha partecipato anche lo staff della Kolymbethra guidato da Federica Salvo.
Il FAI, ricordiamo, ha sostenuto ufficialmente e fortemente la candidatura, con una lettera scritta da Marco Magnifico e consegnata al Sindaco di Agrigento, Franco Miccichè: “Agrigento – ha scritto Magnifico – merita a pieno titolo di essere Capitale Italiana della cultura – ha scritto tra le altre cose il Presidente del FAI – perché poche altre città in Italia e, oso dire, al mondo sono in grado di raccontare senza soluzione di continuità una storia cosi prestigiosa lunga 2500 anni che partendo dalla più vasta e spettacolare area archeologica greca del mediterraneo arriva fino ai primi anni del XX secolo attraversando con lustro e onore l’età romana, quella bizantina, quella araba e poi i normanni, gli svevi, gli aragonesi, gli spagnoli, fino ai Borboni del Regno di Napoli per giungere all’Italia Unita”.
Un impegno quello del FAI per Agrigento che oggi riparte dalla ristrutturazione delle Casette Montana, come ha affermato Marco Magnifico: “Investiremo una cifra ingentissima per la riqualificazione delle casette. Quello sarà un luogo dove andare e guardare la Valle da un punto di vista privilegiato. I visitatori potranno gustare una fresca spremuta di arance del Giardino della Kolimbethra e osservare il tempio dei Dioscuri. Un video, poi, racconterà la storia agricola della Valle e testimonierà il punto di vista dei contadini che l’hanno coltivata e vi a hanno piantato ulivi e mandorli. La Valle dei Templi – ha infine sottolineato con forza – è molto più bella dell’acropoli di Atene. Dall’ Acropoli vedi sotto quel brutto mare della città di Atene. Dalla Valle, invece, vedi quella meraviglia dei Templi e del mare africano”.
Sull’idea progettuale del Museo di Città, invece, ha ribadito: “ Il museo racconterà la grande storia della città, dai greci ad oggi”.
All’incontro era presente anche il direttore della Biblioteca Lucchesiana e guida spirituale della Delegazione FAI di Agrigento, don Angelo Chillura, che ha avuto una lunga conversazione con Magnifico. Il presidente del FAI, ha sempre dichiarato di essere innamorato del sito, in passato anche candidato ai Luoghi del Cuore.
Nella già citata lettera di sostegno alla candidatura di Agrigento 2025, scriveva : “Per citare solo una prova fra tante del prestigio culturale e della stoffa civile di Agrigento mi preme citare il fulgido esempio della Biblioteca Lucchesiana che il vescovo Andrea Lucchesi Palli costituì nel 1765, aprì al pubblico per poi lasciarla in eredità alla città; queste le sue parole scolpite all’ingresso della biblioteca che anche il FAI ha avuto l’onore di riportare alla attenzione del pubblico: “ Andrea conte Lucchesi Palli apre al pubblico la sua biblioteca ogni giorno feriale (…); tutti possono entrare liberamente ma nessuno lo faccia di nascosto (…) Il chiacchierone, il pigro, lo sfaccendato stiano lontani (…). Non si paga niente, si va più ricchi, si ritorni spesso”.

da dx : Marco Magnifico, Angelo Chillura, Giuseppe Taibi

Marco Magnifico, nel colloquio con padre Chillura, ha offerto la disponibilità di importanti contatti per il sostegno alla Lucchesiana ed ha aggiunto:

“ Credo che la Lucchesiana debba a fare un passo in avanti per sopravvivere in futuro: ritengo che abbia bisogno di uno statuto. Il testamento spirituale di Lucchesi Palli, che regala la biblioteca alla gente, non basta più: la Lucchesiana – ha ribadito – deve mantenere la sua autonomia, ma ci vuole uno statuto. Se don Angelo Chillura avesse bisogno di un qualsiasi aiuto, il FAI sarà felice di dare una mano, nell’ambito di un disegno legale che sia diverso da quello di Lucchesi Palli. È giusto che rimanga un Ente autonomo legato alla Chiesa, ma può rimanere in un limbo” (Marco Magnifico).

Infine, Marco Magnifico ha elogiato il lavoro della Delegazione, dei volontari e dei giovani del FAI di Agrigento. All’incontro erano presenti il Capo delegazione, Giuseppe Taibi, il responsabile del FAI giovani, Ruben Russo,  con Livio Reginella e Vanessa Cacioppo, ed i delegati: Bruno Carapezza, Luigi Mula, Adriana Iacono, Carmelo Capraro, Tonia Lombardo, Giosuè Graci, Giuseppe Luparello.
Così, infine, Marco Magnifico:

“Sono fortemente legato ad Agrigento e alle persone perbene che hanno rappresentato il FAI ad Agrigento: il prof. Ignazio Melisenda Giambertoni e l’avv. Giuseppe Taibi. Sono legato a chi ha saputo rappresentare il FAI ad Agrigento con questa dignità e questo stile”. (Marco Magnifico)

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