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Iniziativa benefica al reparto Hospice dell’Ospedale di Agrigento

hospice1Il Natale avvolge, accoglie, emoziona. Con le sue luci, i suoi suoni, le sue tradizioni. Il Natale unisce e fa risuonare dentro ciascuno di noi gioie, malinconie, festosità e mancanze.

Questo è quello che si è respirato questa mattina all’Hospice di Agrigento. Un momento fortemente voluto e generosamente organizzato da Alessandro Seminerio in ricordo della madre scomparsa lo scorso anno.

Varcare la soglia di un reparto in cui si è perso un proprio caro non è semplice, per il forte impatto emotivo che quel luogo determina. Ma l’iniziativa benefica ha avuto proprio lo scopo di dare speranza, sollievo e calore ai degenti e a chi li assiste, nonché a tutti coloro che si ritrovano a dover fare i conti con gli eventi dolorosi della vita, facendo sì che la condivisione divenga elemento essenziale in questi delicati momenti.

L’evento si è svolto in collaborazione con lo “Juventus Club Valle dei Templi” di Agrigento e con l’intervento dei “Quartet Folk” che con i loro canti della tradizione natalizia siciliana hanno allietato i presenti creando un’atmosfera magica, com’è quasi normale che sia in questo periodo.
Il presidente dello Juventus Club Salvatore Capraro ha donato il ricavo di una raccolta fondi dei suoi soci al dottor Geraldo Alongi responsabile del reparto Hospice. La somma incassata avrà come finalità quella di contribuire a finanziare un progetto fortemente voluto dal dottore Alongi e commissionato a Laura Sardo, una giovane e poliedrica studentessa dell’Accademia di Belle Arti che prevede la pitturazione dei soffitti delle stanze di degenza per offrire agli ospiti che le abiteranno di osservare non un tetto bianco ma l’arte, i colori, la fantasia, la creatività e poter avere, seppur per un attimo, la sensazione di viaggiare in luoghi immaginosi lontani da lì.

A contribuire ulteriormente ad un momento tanto coinvolgente la presenza di una scrittrice locale Giovanna Ferraro che con le sue parole, le sue riflessioni, il suo tono avvolgente, la condivisione della sua malattia raccontata nel libro che ha presentato dal titolo “Alla vita così com’è” è riuscita ad arrivare dritta al cuore di ciascuno.

“Dovremmo imparare ad accogliere ogni esperienza, anche quella più dolorosa – dice Giovanna – non come un ostacolo ma come una nuova possibilità che ci viene offerta per trasformare il nostro approccio alla quotidianità, alla vita, all’esistenza tutta”.