“Siamo lieti di apprendere della nomina del dottore Gino Cacciatore alla direzione sanitaria del presidio ospedaliero San Giovanni di Dio. Il Consiglio dell’Ordine esprime gli auguri di buon lavoro per un incarico delicato e complesso al quale, siamo certi, il dottore Cacciatore farà fronte con la competenza e la professionalità che lo contraddistinguono”.
Eseguiti per la prima volta all’ospedale di Sciacca, presso l’Unità Operativa Complessa di urologia diretta dal dottor Michele Barbera, quattro interventi per il trattamento dell’ostruzione da adenoma prostatico con l’innovativa metodica Rezum per via transuretrale.
Un incendio, scoppiato fra i reparti di Medicina e Cardiologia dell’Ospedale “Fratelli Parlapiano” di Ribera, ha causato la morte di un 53enne di origine romena ma residente a Canicattì.
Tutto secondo cronoprogramma e torna a funzionare a pieno regime da oggi, lunedì 25 marzo, l’acceleratore lineare del presidio ospedaliero “San Giovanni di Dio” di Agrigento dopo un intervento di aggiornamento tecnologico finalizzato a migliorarne funzionalità ed efficienza.
Risponde ai trattamenti e sta meglio uno dei due giovani migranti reduci dal naufragio dei giorni scorsi al largo di Lampedusa e giunti in condizioni critiche presso il presidio ospedaliero “San Giovanni di Dio” di Agrigento.
In occasione del mese di marzo dedicato alla prevenzione del tumore del colon retto, si svolgerà giovedì prossimo, 21 marzo, dalle ore 9.30 alle 13.00, presso la hall del presidio ospedaliero “San Giovanni di Dio” di Agrigento, un open day di informazione e divulgazione.
Ancora un prelievo multiorgano, il secondo a distanza di soli pochi giorni, eseguito presso il presidio ospedaliero “San Giovanni di Dio” di Agrigento.
Singolare successo operatorio presso l’Unità Operativa Complessa di cardiologia del presidio ospedaliero “Barone Lombardo” di Canicattì, diretto dal dottor Giuseppe Augello, dove è stato impiantato un pacemaker ad una donna ultracentenaria.
Eseguito nei giorni scorsi per la prima volta all’ospedale di Agrigento un espianto di organi e tessuti “a cuore fermo” grazie al quale sono stati prelevati fegato, reni e cornee ad un paziente deceduto per arresto cardiaco.
Azienda Sanitaria Provinciale di Agrigento e associazioni di volontariato ancora insieme per promuovere iniziative a favore del benessere psico-fisico dei pazienti in cura oncologica presso il presidio ospedaliero “San Giovanni di Dio” di Agrigento.