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Lavoro Regioni ed Enti Locali

La Regione Sicilia sospende i precari: ad Aragona e Ribera coinvolti 58 lavoratori

salvatore parelloCinquantotto lavoratori precari agrigentini sospesi dalla Regione Siciliana. 

Un vero “problema” sta per abbattersi per i comuni di Aragona e Ribera, dopo la comunicazione da parte della Regione Siciliana di sospendere dal servizio quei lavoratori precari che si occupano di attività socialmente utili presso Comuni, Asp e siti culturali.

Si tratta di quei lavoratori del cosiddetto Fondo Nazionale per l’occupazione, ovvero di lavoratori il cui assegno mensile, in parte, proviene dal Ministero del Lavoro per tramite della Regione Siciliana. A determinare la sospensione, la scadenza della convenzione fra Regione e Ministero; da quest’ultimo dunque non arriveranno più i fondi che hanno fino ad ora garantito ai lavoratori i circa 600 euro mensili. Soldi che la Regione non è in grado di anticipare. 

Dopo la proroga da parte della regione del 31 dicembre scorso dei lavoratori impegnati in attività socialmente utili, ecco che ieri è arrivata la “doccia fredda” per enti locali e lavoratori del fondo nazionale dell’occupazione che si sono visti, si spera momentaneamente, perdere la sicurezza di una certezza economica e lavorativa. Dopo la proroga infatti la scadenza della convenzione con il Ministero ha comportato uno “stallo” che ora vede lavoratori e Comuni sul piede di guerra. Infatti il mancato utilizzo di questi lavoratori comporta da un lato il venir meno di servizi comunali essenziali quali, ad esempio, il trasporto disabili e l’assistenza a minori, dall’altro un disagio socio-economico di intere famiglie che trovavano unico sostentamento nell’assegno mensile percepito.

In Sicilia, l’assessorato regionale, parla di sospensione a tempo indeterminato di 254 lavoratori, di questi 36 prestano servizio al Comune Ribera e 22 al Comune di Aragona.

Per noi Comuni si sono bloccati servizi essenziali. Domani – afferma il sindaco di Aragona, Salvatore Parello – con il sindaco di Ribera, Carmelo Pace, saremo a Palermo per verificare con l’assessore regionale Miccichè e la dottoressa Bullara condizioni di ripresa e di eliminazione della sospensione. Sono persone di cui non possiamo fare a meno per l’erogazione dei servizi e soprattutto si tratta di persone che con questo assegno mantengono la propria famiglia“.

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