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Licata, Angela Scala la poetessa che ci conduce nell’abisso del suo Universo

Nei giorni scorsi presso il Museo Archeologico della Badia, si è svolta la presentazione del libro di Poesie scritto da Angela Scala intitolato: “Nell’abisso del mio Universo” una raccolta di versi scritti dal 2000 al 2018 nelle edizioni Book Sprint.
Evento culturale di altissimo livello organizzato dal Parco della Valle dei Templi con il Patrocinio del Comune di Licata. Dopo gli indirizzi di saluti istituzionali da parte dell’architetto Rosario Callea, in rappresentanza del Parco, e di Salvo D’Addeo, Assessore alla Cultura del Comune, ho avuto il piacere di conversare con l’autrice professoressa Angela Scala insieme allle professoresse Mariaconcetta Montagna, Mariella Mule e Giuseppina Incorvaia. Un bel momento di riflessione sul valore della poesia.
La raccolta “Nell’abisso del mio universo”, edito da Book Sprint è la raccolta di poesie di Angela Scala.
Ho avuto l’onore di essere il Prefatore del suo libro “Testimonianze al telefono”. Un testo che mi ha particolarmente colpito non solo per le meravigliose storie che l’autrice ha raccontato, ma anche per il rapporto tra individui e tecnologia che Angela Scala ha saputo descrivere con precisione e sensibilità.
Questa raccolta di poesie ha un titolo importante che racchiude innumerevoli significati e richiama l’abisso. In effetti, Alain Bosquet, scrittore francese, sosteneva che “Il poeta è un abisso che vede in tutte le direzioni” e la poetessa è riuscita ad andare oltre il semplice senso delle parole.
E proprio all’abisso sono dedicati alcuni versi come quelli della poesia “Prima dello schiudersi del guscio” che recita: “Nella profondità dell’abisso non contiene quel dolore lancia grida disperate verso un cielo sordo indifferente privo di pietà”. Dopo tanto dolore arriva la speranza e il testo assume contorni meravigliosi.
Le poesie sono tante e mirano a veicolare messaggi importanti, legati al vissuto della poetessa. La vita viene tratteggiata in tutta la sua pienezza e in ogni suo aspetto anche quello poco conosciuto. Valori e sentimenti che si intrecciano alle parole per comporre versi intensi e forti.
È presente il binomio bene/male che fa parte dell’esistenza di ogni uomo. In un periodo storico-sociale così complesso abbiamo bisogno di comprendere anche le contrapposizioni tra luce e oscurità. Il mondo teme di non farcela, la pandemia prima e la guerra poi, e la poesia ci aiuta ad analizzare i nostri timori e i nostri dubbi.
La poetessa ha dato al testo una particolare e precisa suddivisione: poesie ricche di gioia, poesie che aiutano a riflettere e poesie che conducono il lettore alla conoscenza del suo stato d’animo. Viaggiano tra presente e passato. È proprio dal passato che bisogna trarre il bene e la speranza, cercando di evidenziare la bellezza dei sogni che si perdono nella complessità di questa società.
Chi legge questi versi rimane affascinato, perché viene abbracciato da infinite sensazioni e dal desiderio di leggere un’altra poesia e poi un’altra ancora. Momenti di quiete e momenti di tempesta che sottolineano le fragilità dell’uomo.
Da sociologo della comunicazione, ormai da diversi anni, mi occupo di preadolescenti e adolescenti e dalle mie ricerche emerge la fragilità di tanti giovani che si è palesata ancora di più nell’era Covid – 19. Ogni 10 ore avviene un suicidio, un dramma senza fine.
È difficile per un giovane distinguere il mondo virtuale e il mondo reale, perché tende a vivere in assoluta iperconnessione.
Accadono diverse tragedie legate alle challenge (sfide pericolose) che i giovani decidono di affrontare per ottenere consenso dal loro pubblico social. Purtroppo, sulla morte di tanti giovani ci sono ancora tante domande che non trovano risposte. I Media ci raccontano casi disarmanti, tristi e dolorosi. Tutto questo sangue testimonia come i ragazzi non trovino una dimensione che colmi le loro vite.
Angela Scala è una donna che ha cercato di parlare agli altri e di comunicare tutto quello che a volte non si riesce ad esprimere nel corso della propria esistenza. I giovani non sempre riescono ad aprire il loro cuore agli adulti. La poetessa offre la sua testimonianza che è quella di mettere a nudo la propria anima su un foglio e questo le ha donato la possibilità di essere libera e di mostrare la sua vera essenza. Infatti, l’importanza di essere libera si evince dal testo “Libertà”, una libertà che combatte contro gli abusi, i soprusi, le violenze e le sopraffazioni.
In questi testi la poetessa ha trovato il modo di sentirsi viva e di rinascere dai suoi silenzi. Nella sua introduzione, Angela Scala, scrive: “Conosco, apprezzo, valuto i Poeti e mai sognerei di collocare i miei sfoghi accanto ad essi”. Io credo che lei sia davvero una poetessa straordinaria che permette agli altri di riflettere e di trovare la forza e il coraggio attraverso le sue parole.
Si sa, in un tempo in cui tutto corre veloce non sempre gli altri sono disposti ad ascoltarci e questo ci porta a vivere nel buio. Quando il nostro stato d’animo riesce a trovare la luce, grazie al vissuto, significa che siamo stati in grado di ritrovarci, cosi come Angela Scala che ha compiuto un grande lavoro interiore.
Il linguaggio è elegante e cerca di fissare nella mente del lettore alcuni termini per trasmettergli le sue sensazioni. Non mancano le strutture anaforiche del verso per amplificare il senso dei contrari. Presenti anche tanti verbi che richiamano i rumori e permettono al lettore di “sentire” fino in fondo ciò che sta accadendo e tanti sono i colori che consentono al lettore di “vedere” quanto descritto dalla poetessa, una vera e propria scena in cui immergersi e in cui passeggiare.
Scrivere vuol dire esprimere la propria vera natura, vuol dire donare l’eternità alle proprie emozioni, ai propri sentimenti e a mettere un salvagente al proprio cuore. Sì, perché la scrittura può salvarci dal dolore più profondo e liberarci dalla sofferenza.

I poeti, cosi come ha scritto Emily Dickinson, hanno una missione da compiere: “Accendere una lampada e sparire. Questo fanno i poeti. Ma le scintille che hanno ravvivato se vivida è la luce durano come i soli”. Purtroppo, la superficialità del nostro tempo non ci permette di dare la giusta importanza ai poeti e ai loro versi, perché non sappiamo più metterci in ascolto nel silenzio.
Credo proprio che chiave di lettura delle poesie di Angela sia l’essenza stessa della poesia, cosi come ha scritto la poetessa Alda Merini: “I poeti lavorano di notte quando il tempo non urge su di loro, quando tace il rumore della folla e termina il linciaggio delle ore. I poeti lavorano nel buio come falchi notturni od usignoli dal dolcissimo canto e temono di offendere Iddio. Ma i poeti, nel loro silenzio fanno ben più rumore di una dorata cupola di stelle”. Angela Scala è riuscita con le sue parole ad illuminare il volto delle assenze, dei tormenti e dei dolori provocati dall’uomo stesso che, nella totale incoscienza, non si rende conto delle sue azioni e dei suoi comportamenti.
La poetessa, grazie al suo stile particolare, autentico e attuale, arriva dritta ai cuori dei suoi lettori, donando loro la speranza e il desiderio di una nuova rinascita. I suoi versi puntano a condurre il lettore, lungo il difficile cammino dell’esistenza. Quanti riusciranno a liberare il proprio “io” da ogni protezione, per andare alla scoperta di quei segreti che non possono essere raccontati a nessuno, ameranno queste pagine cosi come le ho amate io.

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