Migranti, caso “Open Arms”: il governo spagnolo apre allo sbarco nel porto di Algeciras

Dopo diciotto giorni in mare, di fronte al porto di Lampedusa, c’è disponibilità da parte del governo spagnolo a far attraccare la nave “Open Arms” nel porto di Algeciras.
Una apertura che viene però di fatto bocciata dalla stessa Ong: “Da Lampedusa ad Algeciras ci sono sette giorni di navigazione, è realmente inverosimile poter viaggiare con 107 persone a bordo in queste condizioni”.
“Non abbiamo rifiutato l’offerta della Spagna – spiega la Ong – solo fatto presente che, dopo 17 giorni in mare con 107 persone stremate e la situazione di emergenza a bordo, non siamo in grado di affrontare 7 giorni di mare”.
A rendere disponibili lo sbarco in territorio spagnolo, in Andalusia, è stato direttamente il Presidente del Governo Pedro Sánchez in un tweet:
He indicado que se habilite el puerto de Algeciras para recibir al #OpenArms. España siempre actúa ante emergencias humanitarias. Es necesario establecer una solución europea, ordenada y solidaria, liderando el reto migratorio con los valores de progreso y humanismo de la #UE.
— Pedro Sánchez (@sanchezcastejon) August 18, 2019
Dopo la notizia anche il vicepremier italiano e ministro dell’Interno, Matteo Salvini ha commentato: “La Spagna apre i porti agli immigrati della ONG Open Arms. Bene! Chi la dura la vince”.
Il ministro dopo la replica della Ong ha scritto sui social: “Incredibile e inaccettabile, organizzano crociere turistiche e decidono loro dove sbarcare??? Io non mollo, l’Italia non è più il campo profughi d’Europa”.
Nel frattempo, la situazione a bordo sembra sempre più complicata; a testimonianza di ciò il tentativo di quattro persone di raggiungere la costa agrigentina a nuoto dopo essersi tuffati in mare.
Intanto si attendono i prossimi passi della Procura della Repubblica di Agrigento dopo l’ispezione sanitaria (compiuta dagli uomini della Squadra mobile di Agrigento, accompagnati dalla Guardia costiera e da due medici della Sanità marittima ndr) effettuata ieri sulla nave e l’apertura di un fascicolo, a carico di ignoti, per l’ipotesi di reato di sequestro di persona.
Attualmente, dopo lo sbarco dei minori non accompagnati, a bordo vi sono 107 migranti.