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Punto di primo intervento di Agrigento: un servizio poco sfruttato

ospedaleNel cuore della città di Agrigento esiste un servizio che, pur essendo in grado di offrire assistenza sanitaria e cure specialistiche immediate in caso di urgenze non gravi, non pare adeguatamente sfruttato dall’utenza.

Si tratta del Punto di primo intervento (PPI), attivo ventiquattrore su ventiquattro, allocato presso uno dei luoghi “storici” per la sanità agrigentina, ossia la sede dell’ex ospedale “San Giovanni di Dio di Agrigento” in via Giovanni XXII. Dalla sua inaugurazione formale, avvenuta i primi giorni del mese di maggio, e sino a tutto il mese di giugno, il Punto di primo intervento, stando ai dati di affluenza forniti dal Distretto sanitario di base, è stato raggiunto da appena 309 persone (185 a maggio e 124 a giugno). Il numero, oggettivamente basso se messo in relazione all’importanza del servizio, testimonia una frequentazione ridotta ed è forse da imputare ad una scarsa informazione dei cittadini.

La presenza di un Punto di primo intervento facilmente raggiungibile da tutti, senza dover raggiungere la sede del Pronto soccorso del nuovo ospedale di contrada Consolida, comporta il vantaggio di assicurare, soprattutto ai soggetti più deboli e con difficoltà di spostamento, la possibilità di accedere tempestivamente alle cure. Inoltre il servizio è nato anche con l’esplicito intento di decongestionare il Pronto soccorso ospedaliero da tutti quei codici bianchi e verdi che, peraltro con tempi d’attesa assolutamente minori, possono essere qui attenzionati con più serenità.

Il Punto di primo intervento garantisce prestazioni immediate, la stabilizzazione dei parametri vitali e, nei casi di maggiore gravità, assicura il trasporto protetto in ospedale grazie alle ambulanze del 118. Attiguo al servizio è inoltre in funzione anche il Punto di primo intervento pediatrico (PPIP) che, nei soli giorni prefestivi e festivi dalle ore 10 alle 20, offre assistenza ai giovanissimi pazienti. Nel periodo preso in considerazione il PPIP è stato raggiunto da 351 utenti, 205 nel mese di maggio e 146 a giugno. L’auspicio della Direzione generale è quello di poter registrare, per entrambi gli ambiti d’assistenza, un crescente afflusso di utenza informata presso la struttura di via Giovanni XXIII il che coinciderebbe, ovviamente, con un progressivo decongestionamento del Pronto soccorso ospedaliero.

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