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Politica

Santa Elisabetta, affidamento del servizio idrico integrato delle acque: consiglieri chiedono di fare chiarezza

I consiglieri Comunali della Lista “Uniti Per S. Elisabetta – Progresso e Democrazia” del Comune di Santa Elisabetta, Catalano, Gaziano e Chirafisi, hanno richiesto al presidente del consiglio comunale la convocazione preventiva di un consiglio comunale al fine di fare chiarezza sulle reali posizioni del sindaco e della sua amministrazione, nonché dei Consiglieri Comunali di maggioranza, in merito alla tematica di eventuale affidamento del servizio idrico integrato delle acque, alla costituenda, società consortile “ATI – AG 9”, tra l’altro come appreso dalla stampa “Commissariata”, per incapacità del C. d. A. di trovare delle soluzioni condivisibili sull’economicità della gestione di detti servizi.
«In questo ci sentiamo responsabilizzati a tutela dei giusti interessi della Cittadinanza e la convocazione del Consiglio Comunale, propedeutico all’approvazione (sicuramente con modifiche migliorative nelle gestione), dello statuto della società consortile, che a tutt’oggi, non è mai stato proposto e sottoposto all’approvazione del consiglio comunale, né da parte del sindaco Gueli, né da parte del presidente del consiglio Gaziano e pertanto, appare urgente e necessaria, per discutere sul tematica e in particolare sui costi futuri della gestione consortile che per i Cittadini di Santa Elisabetta, se cosi approvato, avrà costi esorbitanti con un aumenti di circa il 300/400 per cento.
Appare evidente che l’inadempienza e da imputare esclusivamente all’incapacità gestionale, (verosimilmente per mancanza di indirizzi specifici), da parte del sindaco e della sua amministrazione, con conseguenti sicuri disagi che si avranno, sia nell’erogazione del servizio, sia in un aggravio tariffario molto pesante per i Cittadini di Santa Elisabetta».

I Consiglieri Comunali della Lista “Uniti Per S. Elisabetta – Progresso e Democrazia”, del Comune di Santa Elisabetta, Catalano, Gaziano e Chirafisi, aggiungono: «Non sono chiare nemmeno le motivazioni che hanno portato a tale decisione che si ripercuoterà sulla quotidianità dei cittadini di Santa Elisabetta, in quanto il servizio idrico e di depurazione rappresenta il cardine di civiltà e vivibilità di un territorio.
Non si possono fare ragionamenti di risparmio di spesa sull’acqua; non si può derubricare la situazione come vicenda politica; non si può fare un passo così radicale e impattante per la vita dei Cittadini senza consultare gli stessi.
Nel programma elettorale presentato a suo tempo dall’Amministrazione Gueli e della sua compagine, non c’era scritto che il Servizio Idrico Integrato di Santa Elisabetta, sarebbe passato alla società consortile “ATI – AG 9”, anzi il sindaco Gueli era contrario, non è una questione politica tra minoranza e maggioranza: stiamo parlando di acqua pubblica, di vita quotidiana, di turismo e di benessere di un intero territorio». E concludono: «Per tutti questi motivi invitiamo l’intera cittadinanza, i Consiglieri Comunali e i comitati costituiti, ad una riflessione e una presa di coscienza seria sull’argomento perché ora è il momento di agire, domani sarà già tardi».

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