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Scala dei Turchi, La Rocca Ruvolo: al lavoro per presidio di soccorso e idroambulanza

“I turisti feriti nei sempre più frequenti incidenti che si verificano alla Scala dei Turchi e le serie difficoltà che si registrano nelle operazioni di soccorso per via della conformazione del luogo palesano l’esigenza di intervenire al più presto istituendo un piano di soccorso e di emergenza ad hoc in una delle località balneari e turistiche tra le più visitate della Sicilia”.

“Proporrò al governo regionale di attivarsi in questa direzione in collaborazione con l’amministrazione locale. Ritengo sia un problema serio da affrontare in un tavolo di coordinamento regionale, anche in considerazione del continuo aumentare dell’affluenza turistica in un luogo di incantevole bellezza che fino a non molti anni fa era frequentato da poche persone e che adesso è tra i siti più visitati dell’Isola e dunque richiede la presenza di altri servizi per una più una più sicura fruizione”.

Lo scrive in una nota la presidente della commissione Salute dell’Ars Margherita La Rocca Ruvolo intervenendo a proposito dei continui incidenti alla Scala dei Turchi che ogni estate mettono a dura prova la macchina dei soccorsi a Realmonte (Agrigento).

“La Capitaneria di porto di Porto Empedocle e gli operatori del 118, così come i carabinieri e i vigili del fuoco, in questi mesi e negli anni scorsi, hanno svolto con grande difficoltà, come dimostrano anche i diversi interventi di soccorso riportati da giornali e siti web, un lavoro egregio per soccorrere i bagnanti feriti in cadute accidentali sempre più frequenti per le caratteristiche del sito e le modalità di fruizione. Credo adesso sia arrivato il momento – continua La Rocca Ruvolo – di garantire più sicurezza sia realizzando una postazione fissa di primo soccorso in spiaggia con operatori sanitari pronti ad intervenire subito in caso di necessità, sia garantendo la presenza di una idroambulanza per i salvataggi in acqua e per il trasporto dei feriti.
Un piano di soccorso – aggiunge – che potrebbe essere messo in campo dalla Regione tramite l’Asp di Agrigento in collaborazione con la Capitaneria di porto di Porto Empedocle e con associazioni di volontariato sanitario come per esempio la Croce Rossa Italiana. Una delle località balneari e turistiche più frequentate della Sicilia non può restare senza un presidio sanitario, occorre rendere la fruizione del sito più sicura per bagnanti e turisti. In questo senso cercherò di dare il mio contributo come presidente della commissione Salute dell’Ars coinvolgendo tutti gli attori interessati e chiedendo l’impegno dell’assessore regionale per la Salute Ruggero Razza per trovare insieme la soluzione più adatta”.

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