Sciacca, riprende il massacro dei cani randagi: tre quelli avvelenati e altri scomparsi
Riprende la terribile, disumana e crudele pratica dell’avvelenamento dei cani randagi a Sciacca.
Sono tre quello trovati morti a causa, probabilmente, di un boccone avvelenato. A questi si aggiungerebbe la scomparsa di altri cani che, presumibilmente, una volta morti, sarebbero stati nascosti. Sul fatto “tuonano” Rinaldo Sidoli, portavoce di Alleanza popolare ecologista (Ape) e Ilaria Fagotto, presidente della Lega Antispecista Italiana (Lai); a loro avviso il comune sarebbe il responsabile della mancata sterilizzazione dei randagi che avrebbero così messo al mondo prole e moltiplicato i cani a spasso, malvisti, evidentemente da una parte della popolazione saccense.
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