Perde entrambe le mani un giovane ragazzo di quindici anni di Naro. A causare la tragica perdita lo scoppio di un petardo.
Un bilancio di tre feriti. E’ questo il primo dato dopo la lunga notte del capodanno agrigentino che ha dato il benvenuto al 2019.
Una vera e propria task-force a lavoro ad Agrigento per verificare prodotti e giocattoli in vendita negli esercizi commerciali.
Con ordinanza n° 81, emanata oggi in sostituzione del Sindaco, il Commissario Straordinario del Comune di Licata, Maria Grazia Brandara, ha disposto il divieto di scoppio di petardi, spari botti e dell’utilizzo di artifizi pirotecnici, su tutto il territorio comunale, in occasione delle festività di fine anno.
Notte particolarmente tranquilla quella appena trascorsa nell’agrigentino sul fronte degli incidenti dovuti all’esplosione di petardi per la lunga notte di fine anno 2016.
Sarà un capodanno sobrio ed elegante quello agrigentino.
Botti ed esplosioni che hanno allarmato le Forze dell’Ordine. E’ accaduto nei pressi di Agrigento, in contrada Ciavolotta, dove Carabinieri e Polizia hanno cercato di verificare la serie di ripetuti botti uditi nella notte fra giovedì e venerdì.
Il bilancio dei botti di capodanno è di tre feriti nell’agrigentino.
I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Catania hanno sottoposto a sequestro oltre 46.000 pezzi di cosiddetti “botti di Capodanno”, di produzione cinese, illegalmente detenuti e proposti in vendita da un cinquantunenne catanese.
Con ordinanza sindacale, l’Amministrazione comunale di Lampedusa e Linosa ha vietato fino al 6 gennaio 2016 l’uso di botti, petardi, razzi e qualunque altro genere di giochi pirotecnici sul territorio.