Razionalizzazione delle risorse e un più efficiente approvvigionamento per la popolazione. Sono le misure adottate dall’Osservatorio permanente degli utilizzi idrici della Sicilia, organismo istituito dal presidente della Regione Siciliana Renato Schifani e coordinato dall’Autorità di bacino, per contrastare la crisi idrica in provincia di Agrigento e
Nessuna crisi idrica estiva per i comuni della fascia costiera dell’Agrigentino.
Opere urgenti sulle infrastrutture idriche della Sicilia per oltre un miliardo di euro. La Regione ha definito l’elenco degli interventi necessari da trasmettere alla cabina di regia ministeriale incardinata presso la Presidenza del Consiglio e al commissario straordinario nazionale per l’adozione di interventi urgenti connessi al fenomeno della scarsità idrica.
“Grazie alle proficue interlocuzioni e al raccordo avviati con il governo nazionale e regionale, siamo sempre più vicini alla risoluzione di un grave problema vissuto dagli agricoltori della piana di Licata e da tutto il comprensorio, che da anni non dispongono delle necessarie risorse idriche per portare avanti il loro lavoro a costi ragionevoli.
I turni idrici sempre più lunghi che stanno mettendo le imprese soprattutto turistiche in difficoltà, sono al centro di una missiva dell’assessore al Turismo del Comune di Agrigento Francesco Picarella, inviata a Girgenti Acque, Siciliacque, Ati e Dipartimento energia e acque Regione Sicilia.
Il Sindaco di Naro Maria Grazia Brandara ha inviato, ieri, un’accorata lettera al Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte.
“E’ apparso sul quotidiano “la Repubblica” del primo luglio un servizio, a firma di Antonio Fraschilla, in cui si davano notizie completamente prive di fondamento e lesive dell’immagine della Città di Naro”.
Girgenti Acque S.p.A. in riferimento alla notizia pubblicata dalla stampa locale, che ha riportato alcune dichiarazioni rese da due Consiglieri Comunali di Ribera, tiene a precisare alcuni aspetti.
Rimane alta l’attenzione sulla crisi idrica che sta prendendo di mira il Comune di Palma di Montechiaro. I turni di erogazione dell’acqua sembrano infatti sempre più sporadici, con il prezioso liquido che arriva nelle case anche dopo dieci giorni.
Anche la Chiesa di Favara si rivolge alle istituzioni per richiedere il sacrosanto diritto del cittadino ad avere erogata regolarmente l’acqua nelle proprie abitazioni.