Notificati ben 54 avvisi di conclusione delle indagini preliminari nell’ambito del secondo filone di inchiesta scaturito dalla cosiddetta “fabbrica dei falsi invalidi”.
Cieco sulla carta, stolto nella vita reale.
Sorveglianza speciale di pubblica sicurezza con obbligo di soggiorno per il 51enne di Raffadali Daniele Rampello, finito nei guai nell’ambito dell’inchiesta “La carica dei 104” su un presunto giro di falsi invalidi.
Chiuso il capitolo delle indagini del secondo filone dell’inchiesta riguardanti i “falsi invalidi”.
Il pm di Agrigento Carlo Cinque ha chiesto la confisca definitiva dei beni sequestrati del raffadalese Daniele Rampello, ritenuto una delle figure chiave dell’inchiesta sui presunti falsi invalidi che ha portato all’operazione denominata “La carica delle 104“, condotta dalla Digos di Agrigento e coordinata dalla Procura.
Alla richiesta di rinvio a giudizio del pubblico ministero, i difensori degli imputati della cosiddetta “Carica delle 104” hanno chiesto il non doversi procedere.
Si divide in due tronconi l’udienza preliminare sui presunti “falsi invalidi”. Alcuni infatti avrebbero chiesto il giudizio abbreviato, mentre due dei quindici imputati che prima avrebbero optato per il “patteggiamento” ora hanno deciso di seguire altri riti.
“Tremano” i furbetti della legge 104. Da ciò che si apprende sulle colonne del quotidiano “La sicilia”, è fresco fresco di revoca, il trasferimento di una docente i cui “privilegi” della legge per l’invalidità erano scaduti da 6 anni.
Anche la trasmissione “Storie Vere” su Rai 1, condotta da Eleonora Daniele, ha affrontato stamani il “caso” Agrigento sui “falsi invalidi” dopo l’inchiesta “La carica delle 104” che ha portato a smascherare un sistema per ricevere false certificazioni al fine di percepire le agevolazioni della Legge 104 o il “semplice”
Continuano i “sit-in” guidati dall’associazione “Insegnanti in movimento”.