Un detenuto recluso presso la Casa Circondariale “Di Lorenzo” di Agrigento avrebbe picchiato un sovrintendente della Polizia Penitenziaria finendo così all’Ospedale “San Giovanni di Dio” di Agrigento.
Con bando ritualmente pubblicato, il Ministero della Giustizia indiceva un concorso pubblico per il reclutamento di un numero complessivo di 754 (poi elevato a 938) allievi Agenti del Corpo di Polizia Penitenziaria.
Il Nucleo Investigativo Regionale unitamente al Reparto di Polizia Penitenziaria presso la Direzione dell’Istituto di Palermo Pagliarelli, al termine di una complessa e articolata attività di indagine, diretta dalla Procura della Repubblica di Palermo, hanno dato esecuzione ai provvedimenti emessi dal Tribunale di Palermo per l’applicazione della misura
S.C. di 45 anni , assistente capo di Polizia penitenziaria e consigliere comunale, era stato assegnato temporaneamente presso la casa circondariale di Agrigento.
Il coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia, Paola Antinoro, esprime la propria preoccupazione per le condizioni in cui operano gli agenti della Polizia penitenziaria e sul pericolo diffusione coronavirus nelle carceri:
È previsto per il prossimo 17 febbraio, il sit-in di protesta che vedrà gli agenti della polizia penitenziaria in servizio al carcere “Petrusa”, dinanzi il palazzo della Prefettura.