“Una notizia che addolora e spaventa allo stesso tempo. Un nostro concittadino affetto da Covid-19 ed un paese che si scopre in tutta la sua vulnerabilità”.
Nasce a Porto Empedocle un servizio innovativo per aiutare la comunità in questo particolare periodo di emergenza sanitaria legato alla diffusione del Coronavirus.
“Ho ricevuto la comunicazione ufficiale dell’Asp di Agrigento che c’è il primo caso di Coronavirus a Porto Empedocle e si tratta di una persona a me vicina, mio marito”.
Non avrebbe avuto i soldi necessari per pagare la spesa effettuato all’interno di un supermercato. E’ accaduto in un esercizio commerciale di Porto Empedocle, dove l’uomo, dopo aver riempito il carrello di generi alimentari, al momento di pagare alla cassa, ha ammesso di non avere il denaro necessario.
Il Consigliere Comunale di Porto Empedocle Valentina Di Emanuele Capogruppo del gruppo MDA scrive al Presidente del Consiglio Comunale Dott.ssa Marilù Caci vista l’emergenza epidemiologica da covid-19 che coinvolge l’intera nazione.
Sono dovuti intervenire gli uomini dei Vigili del Fuoco del comando provinciale di Agrigento per spegnere le fiamme improvvisamente divampate da un furgone che si trovava in marcia in via Costantino a Porto Empedocle.
Nell’ambito dell’emergenza sanitaria dovuta alla Pandemia di Coronavirus, nei primi giorni della prossima settimana si istituirà presso la Torre di Carlo V, il COC ( Centro Operativo Comunale di Protezione Civile).
“È notizia di oggi che alcuni esponenti politici del M5S, in particolare Rosalba Cimino, Filippo Perconti, Michele Sodano, Azzurra Cancelleri e Vita Martinciglio, hanno presentato un’interrogazione parlamentare sulla vicenda dei migranti ospitati in un albergo di Porto Empedocle che, in violazione di qualsiasi disposizione normativa diretta ad arginare la
“In un momento in cui la distanza sociale ed il rispetto delle restrizioni appaiono misure imprescindibili per combattere l’epidemia da Covid-19, a Porto Empedocle, che attualmente ospita circa 120 migranti in un ex hotel, alcuni di essi hanno violato l’isolamento, si sono allontanati dalla struttura e sono stati perfino fotografati per strada: abbiamo
“Abbiamo deciso di attingere al fondo delle rinunce alle indennità di carica, e donare oltre 2 mila euro, per contribuire ad acquistare due respiratori polmonari già bloccati dall’Ospedale San Giovanni di Dio di Agrigento.”