Dopo l’arrivo del nuovo presidente del Tribunale di Agrigento, ecco che un altro cambio a breve riguarderà il mondo della giustizia agrigentina.
“Gli immobili abusivi acquisiti al patrimonio del Comune di Licata sono, all’incirca, 500 e saranno demoliti tutti“.
Nonostante le proteste, i sabotaggi delle ruspe, l’occupazione del palazzo di città, ecco che l’elenco degli edifici da abbatte a Licata, si allunga inesorabilmente.
Dopo la lettera con minacce intimidatorie, la ditta Patriarca di Comiso, in provincia di Ragusa, ha deciso di abbandonare i lavori, non continuando così con le opere di demolizioni delle costruzioni abusive a Licata.
Il Procuratore capo di Agrigento, Renato Di Natale (in foto), torna a parlare della questione migranti e del rischio terrorismo che ne potrebbe conseguire.
“Il reato di immigrazione clandestina non ha avuto un effetto deterrente, anzi, ha ostacolato le indagini perchè la diffidenza di chi ha patito un viaggio in mare in condizioni difficili è aumentata di fronte ad un interrogatorio alla presenza di un difensore, nel quale era chiamato ad identificare gli scafisti, un riconoscimento che il più […]
Il procuratore aggiunto di Agrigento, Ignazio Fonzo, è uno dei possibili candidati alla poltrona di procuratore di Catania. Scaduti ieri i termini per la presentazione delle domande di trasferimento, accanto al nome del procuratore aggiunto di Agrigento, spiccano quelli del procuratore generale Annamaria Palma e del procuratore capo di Termini Imerese, Alfredo Morvillo,
Il procuratore capo di Agrigento, Renato Di Natale (in foto), intervenuto alla trasmissione di Radio1 “Restate scomodi” sulle recenti demolizioni delle costruzioni abusive ad Agrigento, ha sottolineato come il criterio adottato alla procura di Agrigento è stato quello dell’ordine cronologico delle sentenze che ne imponevano la demolizione (sentenze
Piena solidarietà al procuratore della Repubblica di Agrigento Renato Di Natale esprime l’On. Lillo Firetto, candidato sindaco di Agrigento, alla notizia del disegno criminoso contro i due magistrati siciliani, Di Natale e Saguto, impegnati sul fronte antimafia.
“Le inquietanti notizie riguardanti minacce di morte da parte delle cosche mafiose nei confronti del procuratore, Renato Di Natale, sono segnali che ci ricordano come non bisogna mai abbassare la guardia nel contrasto alla criminalità organizzata.