Il Gup del Tribunale di Agrigento ha disposto il rinvio a giudizio per 23 soggetti coinvolti, a vario titolo, nell’inchiesta denominata “Piramide” condotta dai militari dell’Arma dei Carabinieri del Nucleo operativo e Radiomobile che ipotizza un vasto traffico di stupefacenti tra Agrigento, Canicattì, Comitini, Favara, Grotte e Racalmuto.
Blitz antidroga da parte dei poliziotti della sezione “Volanti” della Questura di Agrigento in pieno centro città. A Porta di Ponte, nel tardo pomeriggio di venerdì scorso, i poliziotti hanno fermato due giovani – poco più che maggiorenni – trovati in possesso di 15 grammi di hashish.
Il sostituto procuratore generale di Palermo ha chiesto la conferma del verdetto di primo grado, emesso nel dicembre del 2021 dai giudici del Tribunale di Agrigento, nei confronti di tutti gli imputati del processo scaturito dall’inchiesta antidroga denominata “Up and down”.
Sarebbe stato scoperto mentre consegnava due involucri contenente crack. A finire nei guai un racalmutese “beccato” dai militari dell’Arma dei Carabinieri della locale Stazione impegnati in un normale controllo del territorio.
Un 49enne di Ribera è stato assolto dall’accusa di avere spacciato della droga a un ragazzino minorenne. I fatti risalirebbero a 10 anni addietro.
Un giovane 18enne è stato “beccato” con della sostanza stupefacente all’interno della villetta comunale a Ravanusa.
Condannato a due mesi e 20 giorni di reclusione un giovane 19enne agrigentino poiché riconosciuto colpevole del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.
I poliziotti del Commissariato di Licata hanno arrestato un egiziano di 36 anni in esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari, emessa dall’ufficio di Sorveglianza del Tribunale di Palermo.
Avrebbe continuato a spacciare sostanze stupefacenti nonostante fosse ristretto agli arresti domiciliari con l’applicazione del braccialetto elettronico.
La Polizia di Stato di Agrigento sta eseguendo, su ordine della Procura della Repubblica di Agrigento, che ha coordinato le investigazioni, diciassette misure cautelari emesse dal locale G.I.P., a carico di numerosi soggetti ritenuti responsabili, a vario titolo, di spaccio di sostanze stupefacenti con l’aggravante dell’ingente quantità – in concorso, tentata