Avrebbero acquistato delle piscine fuori terra on-line, ma sarebbero stati vittime di una truffa. Sono due gli agrigentini che hanno denunciato il tutto ai poliziotti che ora si stanno occupando di risalire ai presunti responsabili della truffa.
Nella decorsa giornata la Polizia di Stato, al termine di tempestiva e complessa attività investigativa, ha deferito all’Autorità Giudiziaria tre soggetti, due quarantenni campani ed un extracomunitario, resesi responsabili, con due distinte condotte, del reato di truffa aggravata commessa tramite rete internet.
Tre biglietti per uno spettacolo messi in vendita su un profilo – presumibilmente falso – creato su un social network. Ad acquistare i biglietti una giovane studentessa di 25 anni che, però, non avrebbe mai ricevuto i biglietti.
Effettua due distinti bonifici bancari per l’acquisto di un’auto trovata on-line, ma accortosi di una possibile truffa riesce solo a revocare uno dei bonifici. Un 40enne agrigentino ha presentato una denuncia ai poliziotti della “Postale” dopo l’acquisto di un’auto che non sarebbe mai arrivata.
Un pensionato di Grotte sarebbe stato truffato dopo l’acquisto su internet di un trattore. L’uomo, contrattato il prezzo del mezzo agricolo – un Carraro Tigrone 500 – avrebbe versato 2 mila euro per l’acquisto ma del mezzo nessuna traccia.
Sarebbe stato raggirato dopo aver versato un acconto di 200 euro su una carta PostePay per l’acquisto di una vettura usata messa in vendita su un sito di annunci on-line. Vittima un 47enne imprenditore agrigentino che altro non ha potuto che denunciare l’accaduto ai Carabinieri della Stazione di Aragona.
Avrebbe ordinato su internet un giubbotto femminile di una nota marca, ma all’arrivo del pacco l’amara sorpresa. All’interno vi erano delle scarpe da donna.
Avrebbero creato un profilo commerciale falso sui social network per fidelizzare alcuni clienti, ma all’acquisto si chiedeva di registrarsi su un sito internet dove necessitava inserire alcuni dati sensibili.
Deve scontare sei mesi di reclusione ai domiciliari poiché accusata di alcuni episodi di truffa online, in concorso, e minaccia risalenti al 2011 e al 2013.
Ha dovuto denunciare la truffa ai poliziotti della Caserma “Anghelone” di via Crispi ad Agrigento. Una donna agrigentina che, dopo l’acquisto on-line di un paio di scarpe marcate, si è vista recapitare un pacco vuoto.