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Cultura

Tutto su come affrontare gli esami di maturità: consigli per prepararsi al meglio

esamiPreoccupazioni, nervosismo, irritabilità in una sola parola esame di maturità. Una “tempesta” che investe tutta la famiglia dell’esaminando.

Non c’è tempo per una colazione tranquilla, i pasti principali non vengono completati e fatti in orario, oppure vengono saltati, il frigorifero e la credenza vengono presi d’assalto per divorare voracemente ciò che è subito disponibile e gli alimenti peggiori: tortine, merendine, avanzi, bibite gasate. Senza considerare che c’è il concreto rischio del consumo di alcool, caffè ed altre sostanze ipereccitanti.

Sono dunque necessarie poche ma ferree regole per alimentarsi in modo adeguato in periodi delicati come quello degli esami di maturità per i ragazzi e in tutte quelle condizioni in cui lo stress fa “capolino” o irrompe prepotentemente nella nostra vita.
Iniziare quindi dal buon cibo. L’alimentazione più varia possibile e deve comprendere AMIDI, PROTEINE (animali e vegetali) e GRASSI in ordine decrescente; cominciamo con una ricca colazione, continuando con un pranzo leggero e finendo con una cena leggerissima.
La saggezza popolare dice: “una colazione da re, un pranzo da principe, una cena da monaco”!

Messa la “benzina” occorre trovare delle strategie che possano permettere nelle condizioni di trarre profitto dalle ore di studio passate sulla scrivania.
Ecco 7 semplici modi per migliorare la memoria con poco sforzo e, cosa importante, supportati dalla ricerca in psicologia. Nessun allenamento richiesto, né dispendio economico, né droghe illegali.

1. Scrivete
Uno dei meccanismi di memoria fondamentali è la cosiddetta memoria di lavoro. In breve, essa consiste nella capacità d’immagazzinare e manipolare temporaneamente le informazioni ed è l’anello di congiunzione fra la percezione e l’azione controllata. Una memoria di lavoro efficiente contribuisce ad apprendimento, pianificazione e ragionamento migliori.

2. Osservate una scena della natura
La natura può avere effetti magici su di noi. Tutti lo sappiamo, ma gli psicologi si sono messi a misurarlo e hanno verificato che uno di questi effetti è il miglioramento della memoria.
Non è neanche necessario lasciare la vostra stanza: anche se gli effetti non sono così potenti, è stato verificato che anche osservare immagini della natura produce effetti benefici.

3. Parlare ad alta voce
Di sicuro questo è il metodo più semplice: se volete ricordarvi di qualcosa in particolare in mezzo a una quantità di informazioni, pronunciatelo ad alta voce. Uno studio ha riportato miglioramenti di memoria del 10% sulle parole pronunciate ad alta voce o anche mimate silenziosamente con la bocca. Un piccolo miglioramento, ma a un costo irrisorio.

4. Meditate (anche poco)
La ricerca ha rilevato in maniera attendibile che la meditazione migliora le funzioni cognitive, inclusa la memoria. Ma per quanto tempo bisogna meditare? Lunghe ore di sforzo e pratica? Non necessariamente.

In uno studio recente, soggetti che hanno meditato per 4 sessioni di 20 minuti l’una, una volta al giorno, hanno ottenuto miglioramenti della memoria, di altre funzioni cognitive e dell’umore. Che tipo di meditazione? Oggi va di moda la cosiddetta mindfulness, ma altre forme di meditazione come il training autogeno sono altrettanto efficaci.

5. Fate previsioni sulla vostra performance
Semplicemente chiedere a se stessi se ci ricorderemo o no di qualcosa, ha effetti benefici sulla memoria. E funziona sia per ricordare le cose che abbiamo imparato in passato che per ricordare quelle nuove che dovremo fare in futuro.

Meier e colleghi hanno testato la memoria prospettica dei soggetti, ovvero la capacità di ricordarsi di fare qualcosa in futuro, trovando che predire la propria performance era vantaggioso. In alcune persone ha prodotto aumenti di performance addirittura del 50%.

6. Usate il vostro corpo per codificare i ricordi
Non pensiamo solo con la mente, ma anche con il corpo. Ad esempio, i ricercatori hanno provato che comprendiamo meglio la lingua parlata quando è accompagnata da gesti. E possiamo usare i gesti anche per codificare i ricordi.

In un esperimento dove si cercava d’insegnare parole giapponesi a parlanti di lingua inglese, si è visto che fare gesti durante l’apprendimento aiutava a memorizzare. I soggetti che hanno usato gesti con le mani per rappresentare delle parole sono stati capaci di ricordare il doppio delle parole, una settimana più tardi. Un miglioramento del 100%.

7. Usate il vostro corpo per ricordare
Dal momento che il corpo è importante per codificare i ricordi, lo è anche per richiamarli. Gli psicologi hanno verificato che ricordiamo meglio gli eventi passati quando siamo nello stesso umore o nella stessa posizione fisica.

Questo può portare a sorprese inaspettate. In un altro studio è stato visto che i soggetti ricordavano meglio eventi passati piacevoli quando spostavano delle tessere verso l’alto, e ricordi spiacevoli quando le spostavano verso il basso.

Dare il giusto peso alla prova, può infine essere un buon esercizio per spazzare via l’ansia. Dormite sonni tranquilli, non è mai morto nessuno per aver affrontato l’esame di maturità.

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