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Politica Regioni ed Enti Locali

Cupa salvo: Maria Iacono (Pd), adesso cercare soluzioni

maria_iaconoLa revoca, da parte del commissario dell’ex Provincia di Agrigento, Diliberto, dell’atto con il quale l’Ente cessava la propria partecipazione al CUPA, ha il merito di scongiurare, almeno nel breve periodo, l’immediata chiusura dell’università che per questo territorio rappresenta un punto di riferimento culturale e formativo“.

A dichiararlo è il parlamentare nazionale del Pd, Maria Iacono (in foto), che ha poi affermato: “gli impegni sottoscritti dal Governo Crocetta, che comunque dovranno trovare copertura nella prossima Finanziaria regionale, hanno dato i propri frutti consentendo la prosecuzione dell’anno accademico in corso. Credo che la soluzione fin qui trovata rappresenti solo un primo segnale, ovvero una soluzione tampone che non ha carattere definitivo o risolutivo. È necessario che, fin da subito, gli amministratori del Cupa, la deputazione, a livello sia nazionale che regionale, i sindaci dei comuni della Provincia di Agrigento, il commissario del Libero consorzio, si siedano attorno ad un tavolo per delineare un percorso, anche di natura normativa che sia nelle condizioni di dare continuità all’istituzione accademica. L’Università di Agrigento non può costituire un’emergenza per cui di anno in anno si devono trovare soluzioni per il suo mantenimento. Per la Città di Agrigento, ultima in tutte le statistiche economiche e sociali, il Cupa rappresenta una delle poche risorse in grado di invertire la tendenza ed una sua chiusura, di contro, rappresenterebbe un colpo mortale alla sua rinascita. Ho già chiesto, alla dott.ssa Immordino, di convocare con urgenza un tavolo tecnico per cominciare a discutere del rilancio del Cupa e della possibile prospettiva che si vuole dare all’Istituto accademico. Servirà, probabilmente, anche una ridefinizione giuridica e statutaria dello stesso Consorzio ed una sorta di ripensamento di questo necessario ed imprescindibile luogo di cultura attraverso, per esempio, l’Istituzione di nuovi corsi specialistici nel campo del turismo, del diritto dell’immigrazione e del diritto d’asilo o ancora nell’istituzione di corsi specialistici di architettura rivolti agli studenti dell’area Euro Mediterranea. Nei prossimi giorni incontrerò esponenti del Governo a cui ribadirò ancora una volta l’esigenza di trovare tutte le soluzioni in grado di assicurare il diritto allo studio dei nostri giovani. La soluzione seppur temporanea, offerta dalla Regione Siciliana, deve costituire un’opportunità perché la politica, le Istituzioni accademiche e gli Enti preposti trovino una soluzione definitiva”.

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