I Carabinieri della Compagnia di Licata hanno dato esecuzione al decreto di fermo di indiziato di delitto emesso, dalla Procura della Repubblica di Agrigento, a carico di un 39enne del posto, perché ritenuto responsabile di estorsione e rapina ai danni dei propri genitori.
Dalle prime luci dell’alba, i Finanzieri del Comando Provinciale di Reggio Calabria stanno eseguendo, nelle Province di Reggio Calabria, Agrigento, Cosenza, Messina, Milano e Roma, un’ordinanza applicativa di misure cautelari personali nei confronti di 27 soggetti, emessa dalla Sezione G.I.P. del Tribunale reggino, su richiesta della locale Procura della Repubblica –
Per le ipotesi di reato di estorsione e rapina, un 46enne di Licata è stato arrestato dai militari dell’Arma dei Carabinieri che hanno dato esecuzione ad una ordinanza di custodia cautelare firmata dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Agrigento, su richiesta della Procura.
In esecuzione di un ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica di Agrigento, i poliziotti del Commissariato di Canicattì hanno arrestato un 58enne poiché riconosciuto colpevole dei reati di maltrattamenti in famiglia, lesioni personali, detenzione abusiva di armi, estorsione, rapina ed atti persecutori.
Avrebbe cercato di estorcere del denaro al padre e alla sorella brandendo un cacciavite. Protagonista un 24enne agrigentino che è stato denunciato, in stato di libertà, alla Procura della Repubblica di Agrigento per l’ipotesi di reato di maltrattamenti in famiglia, violenza provata, danneggiamento ed estorsione.
Sono stati rimessi in libertà i quattro tunisini – componenti dell’equipaggio di un peschereccio – finiti nei guai con l’accusa di atti di depradazione.
Chiesta la condanna a 5 anni e 3 mesi di reclusione per un 36enne agrigentino accusato di estorsione, minacce e maltrattamenti. L’uomo – secondo l’accusa – avrebbe aggredito e minacciato un compagno di cella per estorcergli sigarette, generi alimentari e indumenti.
Un uomo di 55 anni e la sua compagna di 42 anni – entrambi di Campobello di Licata – sono stati condannati con sentenza definitiva a sei anni e sei mesi di reclusione ciascuno poiché accusati di estorsione continuata in concorso.
La Polizia di Stato di Agrigento ha eseguito una misura cautelare emessa dal GIP del Tribunale di Agrigento a carico di C.G. (cl. 1978) residente a Canicattì, disoccupato, percettore di reddito di cittadinanza, responsabile dei reati di usura ed estorsione ai sensi degli artt. 644 e 629 c.p.
I militari dell’Arma dei Carabinieri della Compagnia di Licata hanno arrestato una coppia di 50 e 47 anni, condannati con l’accusa di estorsione continuata in concorso ai danni di una loro vicina di casa.