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Brucia il CCR di Lampedusa, Legambiente: “la magistratura accerti responsabilità”

In queste ore brucia il Centro Comunale di Raccolta di Lampedusa, dove erano stoccati in modo non corretto materassi, montagne di rifiuti vegetali, ingombranti e dove da mesi giacciono ammassati montagne di rifiuti urbani indifferenziati provenienti dalla raccolta di novembre 2018.

“Lo avevamo denunciato come Legambiente a novembre e dicembre del 2018 e ad inizio dell’anno 2019 anche con il nostro Centro di Azione Giuridica, segnalando anche abbandoni e smaltimenti di rifiuti in molte zone di Lampedusa ed all’interno di un vasto territorio di grande interesse ambientale vincolato dall’Unione Europea come Zona Speciale di Conservazione e Zona di Protezione Speciale. A dicembre erano intervenuti i Carabinieri Forestali di Agrigento con alcuni sequestri ma la situazione non è sostanzialmente mutata. La Magistratura accerti tutte le responsabilità e come Legambiente ci costituiremo parte civile. Urge verificare anche la ricaduta di inquinanti a tutela dell’ambiente e della salute dei cittadini”.
Lo dichiara Gianfranco Zanna, presidente di Legambiente Sicilia.

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