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Politica

Agrigento, chiusura piazza Pirandello: critico il gruppo consiliare “Uniti per la Città”

uniti per la cittàPur condividendo lo spirito dell’iniziativa, non ne approviamo il contenuto e nemmeno la forma”. Il gruppo consiliare “Uniti per la Città” prende le distanze dalla scelta del sindaco di Agrigento, Lillo Firetto, di limitare l’area antistante Palazzo dei Giganti al transito pedonale.

Sarebbe stata sufficiente una semplice ordinanza, sottoscritta di suo pugno, per modificare il piano viario – spiegano i consiglieri comunali Giuseppe Picone, Angelo Vaccarello e Pasquale Spataro – e invece il sindaco ha voluto coinvolgere impropriamente la giunta per dare all’iniziativa una apparente connotazione politica, firmata maggioranza. Questa è una impostazione che noi non accettiamo e per la quale assumiamo una posizione critica. Non solo per il metodo, ma anche per la sostanza, in relazione al contesto urbano, visibilmente disabitato, a cui il provvedimento è destinato. Piazza Pirandello, al netto del rispetto dovuto, non è piazza di Spagna, non è piazza del Duomo. Non siamo a Roma e neanche a Milano. E neppure a Palermo. Non parliamo insomma di luogo sacro, di luogo ad elevato valore storico e culturale. E semmai lo fosse – osservano i consiglieri del gruppo Uniti per la Città – piazza Pirandello non può essere chiusa al traffico, per la semplice ragione che, considerato il deserto regnante ormai nel centro storico, rappresenta un’arteria di transito nevralgica, il cui effetto è certamente benefico, in termini di presenze, per questa antica fetta di territorio, ridotta economicamente all’osso. Questa operazione, voluta dal sindaco, è destinata a tradursi nel cosiddetto colpo di grazia per quei pochi, coraggiosi, commercianti rimasti con la saracinesca aperta. Negozianti che ora, penalizzati dal movimento veicolare sensibilmente limitato e alla luce anche della momentanea interdizione di via Bac Bac, rischiano di subire un danno notevole. Si decreterà, per intenderci, inesorabilmente la morte di questo già anemico tessuto produttivo. Invitiamo allora il sindaco Firetto – concludono Picone, Vaccarello e Spataro – a rivedere il provvedimento adottato e a ripristinare il doppio senso di circolazione in piazza Pirandello per evitare di dare la spallata decisiva a chi ancora, con grande sacrificio, resiste, produce e dà lavoro”.

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