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Regioni ed Enti Locali

Beni confiscati: la CGIL di Agrigento chiede incontro al Prefetto

massimo_rasoDopo l’incontro richiesto in data 21 ottobre che nasceva a seguito della iniziativa della CGIL di Montevago sul tema dei “beni confiscati” alla criminalità mafiosa e sul loro riutilizzo al fine di creare lavoro produttivo, il segretario generale della CGIL Agrigento, Massimo Raso (in foto), ha chiesto nuovamente un vertice con il Prefetto di Agrigento, Nicola Diomede.

“In quella sede – scrive il segretario generale della CGIL Agrigento, Massimo Raso – i Parlamentari Nazionali e Regionali e alcuni Sindaci presenti, condividevano con Noi la volontà di arrivare ad un “tavolo” in Prefettura per compiere insieme ad Ella una ricognizione circa la quantità e qualità dei beni e delle Attività economiche oggetto di confisca per verificare le problematiche e come rendere più agevole la loro “restituzione” alla società civile per fare in modo che si sconfigga quel luogo comune che vuole che “con la mafia si lavorava e con lo Stato no”,
Ci rendiamo conto che esistono i compiti ed i ruoli che la legge assegna alla Agenzia diretta dal “nostro” ex Prefetto Postiglione, ma riteniamo che, per intanto, ci si possa confrontare localmente.
Analogamente, per la specifica situazione della “Calcestruzzi Belice”, il Segretario della FILLEA Vito Baglio mi segnalava che urge un incontro di merito da tenersi in Prefettura con l’Amministratore Giudiziario del Bene, Dr. Elio Collova ed il Giudice Giuseppe Melisenda Giambertoni. Le rinnoviamo, pertanto la richiesta di incontro”, conclude Raso.

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