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Regioni ed Enti Locali

Ad Agrigento i rifiuti di comuni confinanti. Alongi (Iseda): “abbiamo bisogno del sostegno delle istituzioni e dei cittadini”

E’ aumentata la quantità di rifiuti indifferenziati conferiti in discarica dai mezzi nella nettezza urbana che si occupano della raccolta rifiuti ad Agrigento.

Il dato, che si attesta ad oggi sulle 8 tonnellate di rifiuti in più al giorno raccolti in città da Iseda e Sea, risulta essere aumentato in concomitanza con l’inizio del servizio di raccolta differenziata in alcuni comuni confinanti con il capoluogo.

Le criticità maggiori, vengono infatti registrate e documentate anche attraverso dossier fotografici con data e ora, nelle zone di Monserrato e della casa natale di Pirandello, al Quadrivio Spinasanta, a San Michele e nella zona appena fuori il quartiere di Fontanelle.

Un aumento di rifiuti di ogni tipo, a volte già differenziati, che vengono lasciati nel primo cassonetto disponibile e che vengono smaltiti nella discarica di Siculiana sostanzialmente a spese dei contribuenti agrigentini.
In alcune giornate, come spiegano i tecnici dell’Iseda, ci si trova costretti a mettere un secondo automezzo per poter far fronte alla quantità di spazzatura che si deve raccogliere e che è nettamente superiore a quella che solitamente viene lasciata in ogni singolo punto di raccolta.

Verrebbe da pensare – spiega l’amministratore delegato di Iseda Giancarlo Alongi – che diversi cittadini dei comuni vicini al capoluogo non vogliano rinunciare alle loro ataviche abitudini di non differenziare i rifiuti, nonostante la legge lo imponga, e continuino a lasciare la spazzatura nei tradizionali contenitori che ad Agrigento, al momento, sono ancora presenti. Ci domandiamo due cose. La prima è cosa succederà quando anche nel capoluogo partirà la differenziata e i cassonetti spariranno del tutto e la seconda è perchè non si riesce a monitorare due o tre zone a rischio dove ormai, dopo mesi, è conclamato che sono state scelte come discariche personali di alcuni. Un ultimo aspetto – conclude l’Ad di Iseda – è legato alle segnalazioni sacrosante che i cittadini postano sui social network. Sarebbe probabilmente molto meglio, se oltre a limitarsi a fotografare e diffondere le immagini o i filmati di episodi di inciviltà già compiuti, si potesse riuscire a fotografare e segnalare anche gli “attori” di tanta inciviltà, magari cogliendoli sul fatto e segnalando agli organi preposti, elementi utili alla loro identificazione. Forse, in questo modo, multa dopo multa, si potrà riuscire ad ottenere un risultato concreto nella lotta al malcostume diffuso di fare come ci pare aiutando anche le casse comunali”.

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