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Agrigento, il colonello dei Carabinieri Stingo ai saluti: lascia il comando provinciale

“Illustri Autorità, Colleghi ed Amici, rivolgo a Voi le mie parole di addio anche se preferirei dire arrivederci. Scrivo con un misto di emozioni poiché lasciare un luogo che è stato la mia Casa per tanto tempo non è facile. Tuttavia i cicli della vita ci portano ad affrontare nuove sfide, intraprendere nuovi percorsi e il momento del distacco è inevitabile. “Partire è un po’ morire Guardando indietro rifletto su questa Provincia fatta da donne e uomini speciali e mi riempio di gratitudine”.

E’ questo il messaggio di saluto del colonnello dei Carabinieri Vittorio Stingo, che lascia il comando provinciale dell’Arma di Agrigento. Era arrivato il 15 settembre 2020 e ha improntato la sua azione di comando con l’obiettivo di avvicinare ancora di più la Comunità all’Arma, rendendo disponibili le Caserme quali luoghi di dialogo e crescita sociale per “dare voce a chi non ha voce” utilizzando lo slogan “I’Arma della gente”. Il colonnello partirà alla volta di Roma: fra pochi giorni il suo lavoro continuerà nella capitale.

“Il lavoro di squadra è stato fondamentale! Ciò che mi ha toccato è il legame umano instaurato. Le relazioni che ho costruito rimarranno nel mio cuore e nella mia memoria per sempre. Non posso non ricordare i “concittadini” di Ravanusa, la cui tragedia e la cui forza d’animo saranno sempre da esempio; ma anche i “concittadini” degli altri quarantadue Comuni della Provincia. Agrigento è spesso in coda alle classifiche relative alla qualità della vita ed alle opportunità di lavoro, eppure è una terra ricca di storia, cultura, bellezze, vita. Ciò che ho provato a seminare in questi anni è il seme di una rivoluzione culturale e di legalità che possa cancellare certi modi di pensare e consentire ai più giovani di crescere qui, investire e fare grande questo lembo di terra. È giunta l’ora di alzare la testa e rimboccarsi le maniche, tutti insieme, come una squadra, allontanando i parassiti che rovinano il nostro Paese ed approfittando delle opportunità che verranno offerte, quale quella di Capitale italiana della cultura 2025. Noi ci saremo! La vicinanza al cittadino è stata la nostra essenza. Vicinanza intesa come prossimità, disponibilità e apertura costante all’ascolto, che mi ha spinto a motivare i miei collaboratori avviando il concetto di “Arma della gente”, a difesa dei più deboli per perseguire il bene collettivo. Fondamentale è stato il doppio nodo che ci ha unito a Prefettura, Questura, Sindaci, Diocesi, Parco archeologico, Soprintendenza, Fondazione Teatro Pirandello, Provveditorato agli Studi, Polo Universitario, Associazioni dei pubblici esercenti, Volontari di Strada, Caritas, Associazioni d’Arma e Cavalleresche, Scuola e Consulta studentesca, organizzando insieme eventi per promuovere la tutela dell’individuo e la protezione dei beni culturali, dell’ambiente e della salute. Un pensiero speciale va ai miei Carabinieri, impegnati ad adempiere al giuramento prestato e ad onorare l’uniforme con orgoglio. È stato grazie alla loro lealtà e allo spirito di abnegazione al servizio se in questi tre anni è stato più agevole sviluppare una pluralità di progetti che hanno visto l’Arma agrigentina sempre presente in prima linea. Donne e Uomini impegnati nel rispetto dei valori di convivenza civile al fine di garantire l’ordine, la legalità e la sicurezza urbana della collettività, opponendosi con fermezza ai tentativi mafiosi di sottomettere l’economia locale, vigilando costantemente e garantendo quei principi che sono alla base della vita democratica. Un’attività continua e incessante di tutela della sicurezza, prevenzione, presidio del territorio, aiuto e sostegno ai più fragili, attraverso la fondamentale capillare presenza delle Stazioni, facendo sentire la vicinanza dello Stato anche nelle aree più isolate. Non posso che ringraziare tutti Voi, Autorità, Amici e Colleghi di tutte le Forze di polizia, per il sostegno, l’amicizia e l’incoraggiamento che mi avete offerto nel corso di questi tre anni. Avete reso questo luogo un ambiente accogliente e ricco di energia positiva, lo avete fatto divenire la mia Casa. Mentre mi avvio verso nuovi orizzonti, porterò con me tutto ciò che ho imparato qui: la determinazione nel perseguire i miei obiettivi, la passione nel fare ciò che amo e la costante sete di apprendimento. Mi sento anche in debito con l’Arma, che mi ha dato la possibilità di mettermi alla prova, di sbagliare, di imparare e crescere, consentendomi di ampliare il mio bagaglio di esperienze. Desidero infine augurare in bocca al lupo al mio amico e successore, Colonnello Nicola de Tullio, sicuro che farà grandi cose. Non dimenticherò Voi e questa magnifica Terra, la “più bella Città dei mortali” a cui abbiamo donato il Tricolore in una memorabile cerimonia. Ad maiora! Viva l’Italia, viva la Sicilia, viva la provincia di Agrigento”.

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