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Agrigento, stalking a titolare di un locale: chiesti 4 anni per un 29enne

Avrebbe subìto ripetuti atti persecutori da parte di un giovane 29enne che – per analoghe fattispecie – era già finito in carcere e, dopo tre anni, era tornato in libertà poiché ritenuto incapace di intendere e volere.

La scorsa estate la donna, una agrigentina titolare di un locale della movida agrigentina, aveva denunciato nuovi e incresciosi episodi che avevano indotto il Gip del Tribunale di Agrigento a disporre il divieto di avvicinamento con la sottoposizione del braccialetto elettronico. E’ stato però lo stesso giovane – poche ore dopo la notifica del provvedimento – a presentarsi nel locale della imprenditrice per distruggere arredi e insegne e, non contento, a raggiungere la casa della donna per lasciare sulla sua auto la copia dell’ordinanza cautelare.

Già lo scorso anno il Gip aveva disposto una perizia psichiatrica nei confronti dell’imputato ed il medico aveva riconosciuto un disturbo della personalità, escludendo però che tali infermità fossero tali da incidere sulla capacità di intendere e volere.

Per questi fatti, il 29enne è così tornato in carcere e, per tali fatti, il pubblico ministero ha chiesto ora la condanna a quattro anni di reclusione per le accuse di stalking e danneggiamento. Il difensore dell’imputato ha chiesto il rito abbreviato, mentre l’imprenditrice si è costituita parte civile. La sentenza sarà emessa il prossimo 6 marzo.