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Agrigento, vie di fuga: ecco le proposte di Legambiente

“Dopo 10 anni si torna a parlare di progetti di vie di fuga per il centro storico di Agrigento e per San Leone. Ora come allora abbiamo la netta impressione che ciò si stia facendo in modo strumentale per riuscire ad aggirare i vincoli normativi del Centro Storico e del Parco archeologico”.

Lo scrive in una nota il presidente del circolo “Rabat” di Legambiente Agrigento Daniele Gucciardo che aggiunge: “Di fatto si vogliono realizzare, non due vie di fuga, ma due strade per facilitare il transito ordinario di automezzi, in piazza don Minzoni, e per servire immobili in gran parte abusivi, a Maddalusa. Sembrava che la nostra città avesse fatto passi in avanti in questi anni accantonando questi progetti. Oggi dobbiamo ricrederci e siamo costretti a ricordare ciò che avevamo già sostenuto nel 2010: le vie di fuga, per loro stessa natura, devono dare modo alla popolazione di allontanarsi da un rischio incombente esclusivamente a piedi. Le vie di fuga, per quanto possibile, non devono coincidere con le strade destinate ai mezzi di soccorso. L’urgenza non è realizzare nuova viabilità, ma attivarsi per il recupero del patrimonio edilizio storico, migliorandone la sicurezza statica e sismica. Il problema della viabilità in via Duomo/piazza don Minzoni si può risolvere in modo coerente con le politiche più moderne in materia di mobilità urbana istituendo una ZTL – consentendo l’accesso ai soli residenti – e il divieto di sosta permanente lungo la via Duomo. Città con centri storici, simili a quello di Agrigento, si sono dotate da molti anni di infrastrutture per il parcheggio di prossimità e per la mobilità alternativa che hanno consentito un processo di progressiva pedonalizzazione, ottenendo il decongestionamento dell’abitato e al contempo una maggiore sicurezza per chi vive in centro storico”.

“Considerata l’importanza di ciò che discende da queste scelte politiche e amministrative, chiederemo di partecipare alle conferenze di servizio che si andranno ad organizzare in quanto associazione portatrice di interessi collettivi e diffusi”.

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