fbpx
Politica

Concluso il tesseramento PD di Lampedusa: tutti schierati con Renzi e Faraone

logo_pdCon circa 140 iscritti il Circolo del Pd Lampedusano ha chiuso il suo tesseramento schierandosi apertamente con l’area di Matteo Renzi e Davide Faraone. “sono contento – commenta il Segretario del Circolo Peppino Palmeri – del risultato raggiunto.

Crediamo in un partito democratico aperto alla gente e alla società civile proprio come sta facendo il Segretario Matteo Renzi, non è più tempo di apparati di partito che durano decenni, soprattutto in Sicilia occorre un rinnovamento radicale che fino adesso non si è visto“.

La dichiarazione di congelare il tesseramento fatta da Fausto Raciti, non trova riscontro in un partito che si dice democratico e popolare, ma ci riporta indietro in decisioni di bolscevica memoria. Forse qualcuno s’illude che il Pd sia la continuazione anche sotto forma gestionale del vecchio Pds Ds, non è così, grazie a Matteo Renzi oggi il Partito Democratico rappresenta quella vasta area del cattolicesimo democratico e della sinistra riformista voluta da Aldo Moro, Berlinguer e Zaccagnini.

Ma cosa significa rischio ex cuffariani nel Pd, congeliamo le tessere, chiamiamo i garantitoci. Ma chi sono questi ex cuffariani? Sono siciliani come Raciti, sono una fetta dell’elettorato moderato, sono semplici cittadini che chiedono la tessera e l’appartenenza ad un partito politico. Questo avviene in democrazia.
La verità è come già affermato dal Presidente del Partito Giuseppe Bruno che in Sicilia il cambiamento di Renzi a qualcuno fa paura vorrebbero restaurare e la conservazione del vecchio che va dai vari Crisafulli ai Speziale ai Cracolici ai Capodicasa, a proposito di Capodicasa qualcuno informi Raciti che Totò Cuffaro è stato assessore regionale del governo presieduto da Capodicasa.

Sono un cattolico democratico e mi sono formato secondo gli insegnamenti di Don Luigi Sturzo, di Alcide De Gasperi, di Aldo Moro, di De Mita, sono stato Manniniano prima e Cuffariano dopo aspetto che Raciti mi espelle dal Partito. Non accettiamo lezioni di moralità da chi diventa segretario regionale grazie all’autorevole appoggio di Vladimiro Crisafulli, o di chi ha tutto l’interesse di mantenere un partito piccolo pur di conservare il posto ai suoi vecchi dirigenti.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.