fbpx
Regioni ed Enti Locali Spalla

Continua stato di agitazione degli operatori ecologici di Canicattì, Uil: “si proceda a pagare le mensilità”

La Uil di Agrigento interviene con Gero Acquisto e Nino Stella, sul tema del servizio di igiene ambientale nella città di Canicattì, con i soliti problemi che subiscono i lavoratori del cantiere, che ad oggi non hanno percepito gli stipendi di ottobre e novembre e finora non c’è alcuno sblocco concreto per i pagamenti.

“Lo stato di agitazione continua – dicono i due sindacalisti – fino a quando non si avranno rassicurazioni concrete per il pagamento degli arretrati agli operatori ecologici dell’Ati Sea-Iseda-Ecoin.
Lo sciopero di giorno 3 dicembre, che ha visto la partecipazione di tutti i lavoratori del comparto, non ha visto finora delle risposte sul pagamento degli stipendi da parte dell’amministrazione. A questi problemi ancora insoluti si aggiungono dei precedenti per i lavoratori a livello economico con Dedalo Ambiente e la Srr vedi il Tfr: mancata busta paga di chiusura e il premio produttività (cifre non di poco conto). Finora abbiamo assistito a una superficialità da parte dell’amministrazione comunale a far rientrare il problema e quindi a garantire la serenità economica ai lavoratori; altro che rintanarsi sui 60 giorni contrattuali, perché con i lavoratori non si può fare melina.
La Uil a questo punto chiede un incontro urgente con l’amministrazione comunale e l’Ati, cioè le ditte che hanno in appalto il servizio, per dirimere ogni discussione fumosa e trovando finalmente i fondi per pagare immediatamente i lavoratori. Proprio a ridosso di Natale, i lavoratori non possono ulteriormente attendere perché hanno bisogno il normale e naturale corrispettivo degli stipendi pagati come qualsiasi altro lavoratore canicattinese. Fra una settimana chiude la tesoreria comunale e per questo noi proseguiamo assieme ai lavoratori lo stato di agitazione per addivenire alla soluzione richiesta. Non permetteremo che, ancora una volta come da refrain, i lavoratori siano l’anello debole del sistema e subire questi ritardi. Scaricare eventuali disservizi sui lavoratori fa comodo al sistema e invece poi non si riescono ad onorare gli impegni assunti e sottoscritti tra le parti (che sono a garanzia di tutti e poi vengono maldestramente reinterpretati), incuranti del danno che si fanno ai lavoratori.”

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.