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Inchieste

Emergenza rifiuti: dal Comune serve maggiore chiarezza

RifiutiProblema rifiuti sempre più al centro del dibattito politico con gli agrigentini povere vittime di un sistema che sembra non trovare fine.

Il “botta e risposta” tra il sindaco di Agrigento e l’Iseda sembra non aver sortito alcun effetto, se non quello di inasprire una vicenda sulla quale, è bene dirlo, occorrerebbe più buon senso. Da un lato il Comune che sembra non avere le idee chiare se continuare su un bando predisposto dal Commissario Straordinario, Luciana Giammanco, e sul quale sembra che il progettista non abbia provveduto a garantire le 28 unità soppresse, non per errore, ma per precisa richiesta dell’Amministrazione in quanto priva di adeguati fondi; dall’altro l’Iseda che si trova dinnanzi ad un ciclone che poco o nulla può fare per risolvere.

La volontà infatti sembra essere solo ed esclusivamente di competenza della politica; quella politica che oggi vede al comando il sindaco Lillo Firetto e sul quale è bene fare chiarezza: continuare con il bando predisposto dalla precedente amministrazione (e quindi “tagliare” le 28 posizioni lavorative), oppure cambiare rotta e trovare nuove soluzioni per garantire il posto di lavoro e ripartire con un servizio che l’Iseda sembra comunque voler garantire.

Infatti l’amministratore dell’azienda, Giancarlo Alongi, dichiara di voler comunque adempiere ai propri obblighi, venendo anche incontro alle esigenze della città.

Sono pronto a mettere a disposizione del Comune – afferma Alongi – il parco dei mezzi per garantire la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti. Da parte nostra c’è la massima disponibilità e vogliamo trovare una soluzione che comunque, è bene sottolineare, non riguarda una nostra volontà, ma un disservizio nato da una precisa volontà politica”.
I costi dei lavoratori in argomento erano stati previsti nell’importo in appalto e come ben si sa, tali oneri non sono soggetti a ribasso”.

Un messaggio chiaro che non lascia spazio ad alcuna interpretazione: il Comune che vuole fare?

Intanto è emergenza sanitaria, con interi quartieri sommersi dai rifiuti e miasmi che stanno letteralmente rendendo insostenibile una situazione al collasso.
Oggi intanto un nuovo incontro in Prefettura per trovare una soluzione che, a conti fatti, sembra ancora essere lontana; a farne le spese ovviamente i cittadini che stanno pian piano trasformando le proprie abitazioni in vere e proprie discariche.

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